Il sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso, in una formale comunicazione indirizzata al Presidente f.f. della Regione Calabria, Antonino Spirlì, con esplicito riferimento all’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha rinnovato la proposta di utilizzazione della struttura sanitaria di via Ponte Nuovo. Per come aveva già avuto modo di rappresentare lo scorso mese di marzo, nella fase del primo lockdown, al compianto Presidente, Onorevole Jole Santelli, nel Comune di Cassano All’Ionio, il sindaco ha partecipato che esiste una struttura sanitaria, realizzata negli anni sessanta per essere un ospedale, purtroppo, mai divenuto tale, ma che è utilizzata solo in minima parte. In particolare, ha aggiunto, solo una porzione oggi ospita l’Hospice “San Giuseppe Moscati”, mentre in un’altra piccola porzione del complesso, a piano terra, è ubicato un Poliambulatorio. Qualche anno fa, ha ricordato, era stato proposto all’allora presidente della Giunta Regionale e al Direttore Generale dell’ASP l’istituzione in questa struttura della Casa della Salute, senza, però, avere riscontro alcuno. Purtroppo, ha sottolineato Papasso, la nostra amata Calabria è stata inserita tra le aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (c.d. “zona rossa”), non per il numero dei contagiati, ma per le criticità e le carenze del nostro fragile sistema sanitario, consci che il sistema sanitario regionale è stato messo in ginocchio da anni di commissariamento e da continui tagli alle risorse. Oggi, però, ha scritto il sindaco di Cassano, abbiamo l’obbligo, davanti a questa straordinaria emergenza, di mettere in campo tutte le azioni necessarie per non farci cogliere impreparati e dare risposte alla popolazione. Per questo, si è sentito in dovere di suggerire l’utilizzo della struttura, attraverso il suo inserimento nel piano di intervento regionale per il contenimento del diffondersi del COVID-19 e per la gestione delle fasi di emergenza. La struttura, ha affermato, potrebbe essere utilizzata anche come albergo sanitario per i soggetti obbligati alla quarantena. In questo modo, non solo si recupererebbe una struttura che è costata tanti soldi pubblici e oggi è abbandonata all’incuria del tempo, ma si riuscirebbe a rispondere in maniera tangibile al bisogno di servizi sanitari che, oggi più che mai, è urgente e indifferibile. Il sindaco Papasso, si è detto, infine, certo che il Presidente f.f. Spirlì vorrà prendere in considerazione tale possibilità e, in attesa di riscontro, ha augurato al destinatario della missiva, buon lavoro in questo momento così difficile per la nostra amata Regione.
Lì, 06.11.2020 Il Capo Ufficio Stampa – Mimmo Petroni