Quann ci vo', ci vo'! E' in casi come questo che un sindaco deve far valere il suo peso specifico. Il sindaco di Trebisacce, in questo frangente, crediamo abbia agito in perfetta sintonia con la volontà della stragrande maggioranza di cittadini non solo del suo comune ma di tutto il comprensorio dell'alto Jonio. Le "furbate" per depotenziare una struttura sanitaria che fino a pochi anni fa era ancora perfettamente funzionante devono essere stroncate sul nascere e, secondo noi, alla presa di posizione coraggiosa del sindaco dovrebbe fare seguito un'azione dimostrativa da parte della popolazione. Intanto, però ci giunge notizia che i letti in questione non fossero dell'ospedale, come si é pensato. Pare che fossero stati portati a Trebisacce dalla Protezione Civile per allestire una struttura di accoglienza per il Covid19. La struttura non è stata poi realizzata a trebisacce ed ora il materiale servirebbe a Cetraro dove invece è attivo un polo Covid. Ma la notra domanda a questo punto è un'altra. Perché non si è provveduto a creare a Trebisacce un polo anti-Covid? Da sibari a Rocca Imperiale si contano più di un centinaio di contagiati e il numero sta crescendo. Certo c'é Corigliano dalle nostre parti, e a Cetraro c'é Cosenza si potrebbe obiettare. Il Polo di Trebisacce avrebbe dato una copertura territoriale più ampia e più raggiungibie. (La redazione)
IL SINDACO DI TREBISACCE BLOCCA IL TRASFERIMENTO DI LETTI DALL’OSPEDALE CHIDICHIMO AD ALTRA STRUTTURA.
Il sindaco di Trebisacce, Avv. Franco Mundo, nella sua veste ufficiale con la fascia tricolore, ha bloccato il prelievo di letti dall’ospedale Chidichimo di Trebisacce, finalizzato al trasferimento degli stessi in altra struttura.
“Al di là del contesto pratico organizzativo dell’atto di trasferimento – ha dichiarato il primo cittadino - quello che si vuole evitare è di ingenerare nella popolazione di Trebisacce e nel comprensorio della Sibaritide, un’ulteriore sensazione di depauperamento di quanto è rimasto presso l’Ospedale Chidichimo. Tali atti contraddicono di fatto tutti gli sforzi che stiamo facendo per rilanciare la struttura. Avevo già comunicato al Commissario ad Acta dell’ASP di Cosenza che non avremmo consentito alcun prelievo di strumentazione, letti o suppellettili. Noi costruiamo, non distruggiamo”.