Nulla di nuovo sotto il cielo per la struttura ospedaliera di Cassano. Lo si evince dal dossier inviato dalla Regione Calabria ad Agenas, con riferiento alla riforma dell'assistenza per la realizzazione di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali operative territoriali. E' quanto afferma in una nota il portavoce del comitato spontaneo di cittadini in difesa per il diritto alla salute, della città delle terme, Francesco Garofalo. Infatti, secondo il piano, in provincia di Cosenza, sono previste ben 5 Case della salute (Cariati, Lungro, Mormanno e San Marco Argentano). La comunità di Cassano - scrive Garofalo -, dopo 40 anni di colpevoli ritardi, ha bisogno di capire quali sono gli intendimenti e gli atti d'indirizzo del Presidente Occhiuto, nella sua qualità di commissario per la sanità, per questo territorio. Così come, occorre anche sapere se sono stati previsti l'aumento dei posti letto per l'ottima struttura, che attualmente ospita l'Hospice, a cui va affiancata un'adeguata assistenza integrata domiciliare. In tale contesto - evidenzia il portavoce Garofalo -, sarebbe auspicabile che le istituzioni locali avviassero un confronto sui temi della sanità e sulle proposte d'avanzare al commissario Occhiuto, atteso che negli anni precedenti è stato promesso tra l'altro, finanche il reparto per i disturbi alimentari. Di certo, Cassano, merita un occhio di riguardo per aver pagato un durissimo prezzo sul fronte sanitario. I cittadini, di questa importante parte della Calabria, hanno tuttto il diritto di curarsi a casa propria per non continuare ad essere costretti ad emigrare anche per questioni di salute. Daremo una valutazione complessiva nei fatti e negli atti concreti - ha concluso Garofalo -, predisponendo massima attenzione sia sui livelli essenziali di assistenza e sia nella complessiva riorganizzazione della rete dei servizi.