Quando ci giunse giorni fa il comunicato dei moderati di Cassano, col quale si comunicava che il depuratore di Bruscata Grande era stato posto sotto sequestro, anche noi della redazione stentavamo a crederlo. Perchè? Semplicemnete perchè l'ARPACAL più di un mese fa aveva preteso di vietare la balneazione nel tratto di mare dove sfociano i liquidi di quel depuratore, tratto di spiaggia definito non a caso "Vena Morta". Le ordinanze contraddittorie del sindaco, che in un primo tempo emanava il divieto per poi, pochi giorni dopo, rideterminare le distanze dell'area proibita, come se i colibatteri avessero deciso di emigrare o, come ha scritto qualcuno si fossero suicidati, lasciavano molte perplessità.
Ovviamente le cose non erano così semplici ed ora è giunto il sequestro del depuratore incriminatoda parte della Procura della Repubblica di Castrovillari reso operativo dalle autorità portuali di Corigliano coadiuvate dai Carabinieri Rurali e dai reparti speciali della Guardia di Finanza. Niente bufala quindi, come qualcuno voleva far credere, anzi è scattata d'ufficio anche la denuncia nei confronti del sindaco e del responsabile tecnico e il Comune di Cassano ha pensato bene di cautelarsi determinando una spesa di € 3000,00 in favore dell'avv. Franz Caruso per tutelare gli interessi dell'Ente in questo frangente poco simpatico. In coda pubblichiamo per maggiore chiarezza la determina di spesa summenzionata.
Antonio M.Cavallaro
Per maggior chiarezza