Il 15 febbraio, al Consiglio di Stato si torna a parlare del futuro dell’Ospedale di Trebisacce. Chi tiene chiuso il Chidichimo dovrà dare conto del niente targato Regione Calabria, dopo le sentenze dello stesso Consiglio di Stato a favore della riapertura delle strutture di Trebisacce, Cariati e Praia.
I nemici del territorio lo sappiano: il tempo della pazienza è finito.
Ce lo dice la gente comune che sta partecipando nelle ultime settimane alla nostra lotta popolare a favore del Chidichimo.
È l’Alto Jonio intero che lo esige, mentre nell’Ospedale si va a morire o a rischiare di morire per colpa delle Destre, a cui preme solo il destino delle strutture private.
Mai come oggi chi tiene davvero al territorio deve fare il suo: agire e non voltare il viso dall’altra parte. Sindaci, rappresentanze politiche, sindacati, intellettuali, mondo della produzione, comuni cittadini: nessuno può più delegare.
Aspettiamo con fiducia l’ennesimo parere favorevole del Consiglio di Stato e rimandiamo al mittente regionale il tentativo di cercare e trovare cavilli strutturali sul Chidichimo.
Noi di Sinistra al Quadrato ci siamo stati, ci siamo e ci saremo. Chiediamo a tutto l’Alto Jonio di fare altrettanto. Ben venga l’elisoccorso diurno e notturno promesso nel vecchio Lutri, ma non basta. Vogliamo il rispetto delle sentenze del Consiglio di Stato sulla riapertura della struttura e vogliamo che i nostri non siano più cittadini di serie B o peggio.
Chi vuole davvero il Chidichimo di nuovo efficiente? E chi invece tifa per la logica massonica della sanità privata a costo delle nostre vite?
Tutti davanti all’entrata dell’Ospedale il 15 febbraio: giù la maschera!