Pubblichiamo di seguito il comunicato diffuso dal "nuovissimo" Consorzio di Bonifica della Calabria e ci complimentiamo per l'attività del commissario Giovinazzo, ma vogliamo chiedere a lui e la consigliera regionale Pasqualina Straface, che aveva strombazzato la fine delle richieste assurde ai proprietari di case a Marina e Laghi di Sibari, come mai si continua ad essere assillati da una società di recupero crediti di Mondovì per fantomatici tributi per inesistenti servizi erogati? Quando si metterà un punto fermo e definitivo a questa specie di "pizzo" autorizzato? Inoltre, quando saranno pagati i TFR ai tanti dipendenti andati in pensione già da anni? Quando saranno "condannati" coloro che hanno creato questa situazione fallimentare? (Antonio Michele Cavallaro)
Il Consorzio di Bonifica attento alle esigenze dei consorziati: il tributo consortile molto più favorevole. Ecco cosa cambia: Il Consorzio di Bonifica della Calabria ha emesso il ruolo di bonifica 2024 (tributo 1H78). “Si tratta – commenta il commissario del Consorzio Giacomo Giovinazzo – di una rivoluzione, innovativa rispetto al passato e improntata a criteri di equità ed efficienza che vogliamo sempre di più assicurare. Un rinnovato patto di lealtà tra Ente di Bonifica e agricoltori-consorziati. La platea che sarà interessata è di circa 250mila ditte, un numero di molto inferiore a quello degli ex Consorzi di Bonifica.” Il Commissario spiega allora come cambia il tributo ordinario consortile per il 2024 . “Ringrazio la Regione Calabria, le Organizzazioni agricole e sindacali, gli agricoltori e il personale del Consorzio perché con un confronto serrato, propositivo e costruttivo abbiamo costruito una riforma cruciale e attesa. Il ruolo oggi, è molto più favorevole per i consorziati. Chiarisco che i contributi di bonifica non sono una tassa, ma rappresentano un tributo che viene versato per i benefici che arrivano agli agricoltori dall’attività del Consorzio di Bonifica, Richiamo l’attenzione sul fatto che il ruolo 2024, esclude dal pagamento i terreni oggetto di tributo da presidio e quelli ricadenti nei comuni posti ad una quota superiore ai 600 m. s.l.m. ad eccezione di quelli oggetto di beneficio di manutenzione degli impianti irrigui. Gli indicatori scelti sono spiegati in termini chiari nell’avviso di pagamento e contribuiranno ad eliminare dubbi e fornire i necessari chiarimenti. In questo primo periodo – ricorda Giovinazzo - siamo intervenuti su oltre 200 tra canali e fossi e il Consorzio si fa carico di circa tremila km di canali che fanno parte del bacino idrografico gestito”. Il contributo che si paga al Consorzio di bonifica serve a finanziare le opere di manutenzione ordinaria, di gestione dei canali consortili per contenere il rischio di allagamenti e degli impianti irrigui. Per quanto riguarda gli avvisi 2024 si potrà pagare agevolmente con il sistema PagoPA. Il Consorzio ricorda che i tributi di bonifica, in quanto “contributi ai consorzi obbligatori per legge”, in sede di compilazione del 730 sono interamente deducibili dal reddito complessivo ai fini IRPEF. L’Ente per fornire chiarimenti metterà a disposizione tutti gli uffici del catasto in ogni singolo comprensorio.
Il Commissario Straordinario
dott. Giacomo Giovinazzo