Lunedì scorso sono stato a Guardia Piemontese invitato dal pastore della Chiesa Evangelica Valdese di Catanzaro dott. Jens Hansen. Si è trattato di una manifestazione che vedrà il suo culmine il 5 giugno per commemorare il tremendo eccidio per troppo tempo dimenticato a danno della comunità Valdese, avvenuto, appunto, il 5 giugno del 1561. Uno dei massacri più terribili della nostra storia che vide da un lato gli sterminatori assassini e cattolicissimi calabro-spagnoli e dall'altro un gruppo di inermi semplici "cristiani" seguaci di Pietro Valdo, che obbligati a trasferirsi in massa in Calabria dal natìo Piemonte, chiusi in cima a quel colle, dove ora sorge il paesino, in quella terribile notte furono letteralmente trucidati in più di mille. Dalla "Porta del Sangue" (così chiamata perchè il sangue che scorreva dal luogo del massacro usciva dal paesino in un rigagnolo proprio da quel luogo) e dopo una breve cerimonia di saluto nel piccolo Museo, per le vie del centro storico si è snodata una sfilata con due belle ragazze in costume da sposa valdostano del '500, seguite da un numeroso gruppo di anziani facenti parte di un'associazione della terza età presente in molti paesi dell'area tirrenica che portavano una sciarpa di lana lunga ben 110 metri confezionata a maglia dai membri dell'associazione a significare l'unione nell'Amore.
Dopo la sosta di meditazione davanti alla “Roccia di Val Pellice”, la grande lastra alpina trasportata a Guardia Piemontese nel 1975 e che indica il preciso luogo dell’ex Chiesa Valdese, in memoria delle antichi origini, la processione si è conclusa nella sala municipale dove i partecipanti hanno potuto degustare un ricco "rinfresco" a base di un'ottima "pasta e fagioli" con una serie di ottimi prodotti locali e il tutto innaffiato da buon vino casereccio. Una giornata "della memoria" molto particolare di cui tutti i calabresi dovrebbero farsi carico e rendersi partecipi e che certamente non dimenticherò. Il pastore Jens Hansen, teologo tedesco, mi ha promesso che sarebbe disposto a venire dalle nostre parti per un convegno su argomenti di natura religiosa nel rispetto delle diversità di culto, per unire non certo per dividere.
A tal proposito ricordo che recentemente Papa Francesco ha partecipato al "Sinodo Ortodosso" per "Camminare insieme per aiutare i fratelli a vedere Gesù" ed in quell'occasione ha ricordato che “la fraternità di sangue precede e sostiene i cristiani come una silenziosa corrente vivificante. Essa ci chiama a non prendere le distanze dal fratello che la condivide”.
Di questa visita del Papa e di altre notizie riguardanti la Fede Cristiana Cattolica in Calabria trovate commenti e articoli nel numero di Giugno del Periodico Comunità Nuova edito dall'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace che pubblichiamo in allegato.
A.M.Cavallaro