Ed eccoci nuovamente a dover intervenire sulla chiusura, da parte dell'ANAS, del ponte del Vallo. Dico nuovamente perchè anche lo scorso anno, sempre di questo periodo, il ponte che sovrasta la A2 del Mediterraneo, e che rappresenta l'accesso sud per giungere al nostro paese è stato nuovamente chiuso per lavori. E nuovamente, la chiusura dapprima è stata di pochi giorni, per poi rinnovarsi allo scadere, così come accade il più delle volte. Storia nota insomma!
La questione però è assai importante e va sbloccata immediatamente perchè il ponte del Vallo è la strada d'accesso al territorio di Saracena che proietta in maniera più immediata verso gli altri territori.
Siamo alle porte della stagione estiva, una stagione sì diversa a causa della pandemia che ha sconvolto il mondo, e molti nostri concittadini si vedranno impegnati a sottoporsi alle cure termali, a visite specialistiche nel Capoluogo di provincia, e molti amatori del moscato e dell'olio prodotto nelle nostre cantine e frantoi avranno la necessità di venirsi a rifornire. Parliamo di persone di ogni età che col caldo vedono difficile, se non impossibile lo spostamento.
Per non parlare di molti servizi quali corrieri, informatori scientifici del farmaco, fattorino e fornitori delle attività commerciali che vedono la via del Vallo molto più agevole da raggiungere per salire in paese.
Nel ventunesimo secolo sarebbe più corretto incentivare la costruzione di nuove strade, soprattutto a scorrimento veloce e no chiudere o depontenziare le vie d'accesso al territorio. Per tanto, auspico che l'ANAS voglia effettuare nel più celere tempo possibile i lavori di consolidamento che, dice di dover svolgere, al fine di aprire nuovamente alla circolazione il ponte. In tal contrario se i tempi si andranno prolungando mi auguro che le autorità territoriali competenti facciano sentire la propria voce al fine di spingere per accelerare la riapertura.
Giovanni Paolo Tursi