(Ermelinda Mazzei) Negli ultimi giorni del 2021, poco prima del Natale, a Trebisacce è avvenuto un incontro voluto da un ristretto numero di persone per smuovere dal torpore nel quale si era adagiata la politica locale dopo l’allontanamento dell’ ex-sindaco Franco Mundo. Un segnale importante che fa presagire un interesse rinnovato verso la politica, senza la quale, ricordiamo, non esiste, volenti o nolenti, alcuna possibilità di miglioramento dell’attuale situazione di stallo in cui versano i servizi alla collettività e nessun traguardo da raggiungere, non essendoci progetti da realizzare. All’incontro, tenutosi nella sala convegni dell’Antica Fornace, voluto da Ermelinda Mazzei, che ha moderato il dibattito, e Andrea Petta, hanno partecipato un centinaio di cittadini molto interessati alla nascita del Movimento Politico “TREBISACCE 2030”.
(Da sin. Petta, Masneri, Aggazio, Gatto) Oltre agli interventi dei due menzionati promotori si sono succeduti molti dei presenti, in particolare ricordiamo Tullio Masneri, Enzo Aggazio, Franco Gatto e Tonino Catera che hanno rimarcato la necessità non procrastinabile di un’organizzazione politica in grado di rappresentare le istanze della popolazione. Nonostante le restrizioni dettate dall’emergenza epidemiologica, nonostante il giorno feriale che comportava vincoli lavorativi, nonostante la data dell’evento a ridosso del Natale, la partecipazione è stata soddisfacente, siamo certi che il Movimento è destinato a crescere e a porsi come laboratorio di analisi e di elaborazione politica per l’intero territorio, con questo intendiamo anche i paesi viciniori. Trebisacce si trova in posizione privilegiata dal punto di vista topografico per l’intero Alto Jonio, area compresa tra Sibari e Rocca Imperiale con tutte le località pedemontane comprese, può certamente aspirare a diventare capofila di iniziative atte alla promozione di tutta l’area.
La comunicazione dell’evento ci era giunta già nei giorni successivi, abbiamo preferito parlarne ora, per rimarcare l’importanza dell’iniziativa in un momento in cui si è più liberi da incombenze familiari personali. Trebisacce non può e non deve chiudersi in se stessa e subire passivamente, quasi con mortificazione, i fatti che hanno portato al commissariamento della pubblica amministrazione, se ci sono colpe che si lascino agli organi competenti le incombenze del caso, ma i cittadini devono reagire energicamente se si vuole essere liberi ed andare a testa alta verso le sfide che in questo periodo non ci si può permettere di affrontare disarmati, le armi delle idee portate avanti da donne e uomini di buona volontà devono essere appoggiate ed aiutate da qualsiasi parte esse provengano. Importante è abbandonare gli orpelli del vecchio e stantio modus operandi e guardare avanti con coraggio e determinazione.
Antonio M. Cavallaro