La nostra terra continua ad essere colpita e insanguinata dalle lotte tra cosche. Vivere tranquilli non è possibile. A cadenza fissa ormai l'area della Sibaritide viene funestata da atti criminosi che spesso coinvolgono persone che hanno avuto solo la sfortuna di conoscere o di far parte di questa o di quella famiglia. Non si può restare inerti ad aspettare a chi toccherà la prossima volta. L'onorevole Vittoria Baldino del M5S chiede l'aumento delle forze di polizia, ed è sacrosanto, ma noi che viviamo in questa terra bella e dannata, dobbiamo respingere con forza ogni atto violento di qualsiasi natura, affinché non diventi prodomo di altre e più crudeli reazioni. (La redazione)
***********************************
ROMA – La lotta alla mafia non ammette attese né si rende compatibile con i tempi della burocrazia ministeriale. Quanto accaduto a Cassano allo Ionio, con l’omicidio di Antonella Loparno massacrata a colpi di Kalashnikov, ci dice che la recrudescenza criminale nella Sibaritide sta acquisendo drammaticamente i contorni dell’ordinarietà. E’ inaccettabile. Eppure da tempo è forte il monito del giudice Gratteri che puntualmente chiede allo Stato di potenziare le forze dell’ordine e la polizia giudiziaria nella Sibaritide, trattandosi di un’area particolarmente a rischio e vulnerabile al sistema criminale. Come denunciato dal procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro in questo momento mancano all’appello: 1.700 magistrati, 20mila poliziotti, 18mila carabinieri, 16mila agenti di polizia penitenziaria, 9mila finanzieri. E’ lo Stato l’unica alternativa alla ‘ndrangheta e nella Sibaride lo Stato deve manifestarsi con la sua presenza sul territorio. Corigliano Rossano e la Sibaritide non possono più attendere oltre l’elevazione a primo dirigente del commissariato e il rimpinguamento del personale di polizia che da tempo aspetta di arrivare alle 71 unità. Contro la mafia serve tolleranza zero. Basta attese! Questo governo completi il percorso di potenziamento avviato dal governo precedente.