Nel giro di soli quattro giorni la spiaggia del nostro comune vicino allo sbocco a mare del famigerato canale "Vena Morta" è passata dalla dura condanna del divieto di balneazione per inquinamento dell'acqua del mare per la presenza di residui fecali ("Cacca" in termini magari volgari ma più comprensibili) alla definitiva "assoluzione", quindi l'acqua del mare è diventata "PURA" e cristallina, i residui fecali spariti d'incanto. Un amico sul noto social Facebook, stamane scriveva: "Ieri miliardi di colibatteri si sono suicidati" (nella foto prima del suicidio di massa) . Alla notizia un respiro di sollievo per i tanti bagnanti dello Ionio che si trovavano nei 100 m. sulla destra e sulla sinistra della foce della bastarda "vena morta". L'arpacal che il 23 Giugno aveva dato l'allarme, il 27 dice: "no, ci siamo sbagliati, scusate, il pericolo è nei 10 metri alla destra e nei cento metri alla sinistra del fiumiciattolo maleodorante.
I Colibatteri che stanno normalmente nell'intestino umano e che, non per loro scelta, si trovavano a nuotare tranquillamente nelle calde acque della zona, hanno dovuto munirsi di adeguato strumento di misura per restare nei prescritti 10 metri, chi non è riuscito a rientrare in tempo utile nella zona prescritta, coraggiosamente si è suicidato per buona pace dell'Arpacal, del sindaco di Cassano e dei bagnanti, quasi tutti "furest" soggiornanti nel vicino megavillaggio costruito con danari pubblici e gestito anche da "furest", quindi alla fine a noi "chi ci ni futt ?"
Questa storiella si ripete quasi tutti gli anni con Ordinanze e Contro-ordinanze una volta nella zona di vena morta un'altra presso la foce del Crati e così via, fra una chiacchiera e l'altra la stagione (breve per fortuna) finisce e se alla fine, non ci sono stati problemi, la questione si chiude fino all'anno successivo.
Un altro amico, sempre sul famigerato Facebook, invitava a leggere alla rovescia l' acronimo ARPACAL, ovviamente abbiamo provato subito e guarda guarda cosa esce fuori: "LACAPRA". Splendido! Grazie amico ora abbiamo capito davvero tutto, ma proprio tutto.
Antonio MIchele Cavallaro
Di seguito il Comuicato del Sindaco che annuncia lo "scampato pericolo" e negli allegati le due ordinanze sindacali: contro e a favore della balneazione
27/6/17 - RIENTRATO L’ALLARME PER LA QUESTIONE DELLA BALNEAZIONE.
Il Sindaco di Cassano, Giovanni Papasso, ha reso noto di aver ricevuto una nota a firma del dirigente del Servizio dell’ARPACal, dott. Edoardo Fiorino, dalla quale si evince che, dal monitoraggio delle acque di balneazione per l’anno 2017, per il prosieguo di competenza, i campioni di acqua di mare supplitivi prelevati nella data 21 giugno u.s lungo il litorale di Cassano All’Ionio nei punti 354 – 10 mt dx Vena Morta e 355 – 100 mt Sx Ven morta sono risultati conformi ai limiti prescritti dal D. Lgs 116/08, per cui le aree in questione sono ritornate idonee alla balneazione.
Ha spiegato il Sindaco Papasso: “Così come avevamo detto inizialmente si trattava di un inutile allarmismo, con carte alla mano e certificazione ARPACal dimostriamo che tutto è rientrato nella normalità. Il mare Jonio ricadente nel litorale cassanese è assolutamente balneabile. Infatti, l’ARPACal aveva definito la presenza dei batteri un “inquinamento momentaneo” e ricordiamo che la comunicazione emessa dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente ha riguardato la foce del Canale Vena Morta. Quanto affermato dall’ARPACal va a sancire, ancora una volta, la qualità delle acque di balneazione del nostro litorale che sono un punto di forza anche il turismo sostenibile che già dai primi giorni del mese di giugno sta invadendo le strutture ricettive dislocate sulla costa. Alla mia amministrazione comunale sta molto a cuore la tutela della salute del mare come l'attenta gestione dell’ambiente e la valorizzazione delle aree naturalistiche consci del fatto che sono un utile pass per attirare i turisti provenienti da fuori regione. Il mare di Cassano è, pertanto, pulito!
Il sindaco ha dato mandato di emettere con ordinanza sindacale la revoca del divieto di balneazione sancita con l’ordinanza 37/2017.