Il 30 settembre del 1755 moriva a Napoli il compositore e insegnante italiano *Francesco Durante* (1684-1755). Singolare e degno di nota il fatto che pur vivendo in un'ambiente dominato dall'opera lirica, Durante non ha scritto nulla per il teatro ad eccezione di alcuni cori per una tragedia. La sua produzione (prevalentemente di musica sacra) comprende 3 oratori, 11 messe (tra cui due requiem), salmi e mottetti. L'innato spirito melodico partenopeo venne incanalato in uno stile contrappuntistico non austero ma melodicamente fluente e incline all'abbandono sentimentale. Sostituì Nicola Porpora a capo del conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli. Mantenne questo incarico per ben trent'anni, fino alla morte. Fu un'insegnante di importanza capitale se consideriamo gli allievi che ebbe: Niccolò Jommelli, Giovanni Paisiello, Giovanni Battista Pergolesi, Niccolò Piccinni, Antonio Sacchini, e Tommaso Traetta, per menzionare solo i più celebri.
Di F.Durante ASCOLTATE "LITANIE DELLA BEATA MARIA VERGINE"
Il 30 settembre del 1791 prima rappresentazione al Theater auf der Wieden di Vienna del Singspiel* in due atti *Il flauto magico* (Die Zauberflöte K 620) di Wolfgang Amadeus Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder. La storia racconta di come il principe Tamino, aiutato dal fedele Papageno, combatte le forze del male per liberare l’amata Pamina. La trama, densa di significati esoterici e massonici, si svolge nell'antico Egitto ed è caratterizzata da un'alternanza di riferimenti al giorno e alla notte, sviluppandosi lungo un graduale passaggio dalle tenebre dell'inganno e della superstizione verso la luce della sapienza solare, al quale corrisponde un progressivo capovolgimento di prospettiva nel ruolo dei buoni e dei malvagi, i cui poli contrapposti sono rappresentati da Sarastro e dalla Regina della Notte. L’opera accoglie in se tutti i più importanti elementi stilistici della musica operistica del Settecento fondendoli in un’unicità drammatico-musicale carica di significati simbolici che servirà da modello all’opera romantica tedesca, a cominciare da Carl Maria von Weber.
*Il Singspiel (termine che significa letteralmente "recita cantata") è un genere operistico in voga tra il XVIII e il XIX secolo, sorto e sviluppatosi in area tedesco-austriaca, caratterizzato dall'alternanza di parti recitate e parti cantate. A differenza dell'opera italiana, che prevede recitativi cantati, nel Singspiel i recitativi sono perciò recitati, in lingua tedesca, come nel teatro di prosa.
ASCOLTATE IL RACCONTO DELLA FAVOLA CON LA SPLENDIDA MUSICA MOZARTIANA
Luigi Maffeo