(Anonimo-Hell-1510-1520-c.-Lisbona-Museu-Nacional-de-Arte-Antiga) Chi per ventura si trova a Roma in questi giorni e fino al 9 gennaio, non perda l'occasione di visitare questa mostra di eccezionale valore artistico. Abbiamo estrapolato l'articolo di Claudia Giraud apparso sul sito www.artribune.com per fare cosa gradita ai tanti nostri appassionati e per far conoscere questo portale che quotidianamente offre notizie su tutto ciò che si muove nel mondo sconfinato dell'arte. (La redazione)
LA MONUMENTALE PORTA DELL’INFERNO DI AUGUSTE RODIN, ALTA 7 METRI, SARÀ IL PEZZO FORTE DELLA MOSTRA A CURA DI JEAN CLAIR CHE RENDE OMAGGIO AL SOMMO POETA ATTRAVERSO L’ESPOSIZIONE DI OLTRE 200 OPERE IN PRESTITO DA 80 GRANDI MUSEI. DAL 15 OTTOBRE A ROMA
È arrivata direttamente da Parigi, e approdata alle Scuderie del Quirinale, la Porta dell’Inferno di Auguste Rodin: l’opera è fra i capolavori assoluti della mostra Inferno, a cura di Jean Clair, in programma dal 15 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022. Si tratta del modello di fusione in gesso in scala 1:1 della monumentale e celeberrima opera alta 7 metri dello scultore francese: concessa in prestito dal Musée Rodin di Parigi, la scultura costituisce il vertice delle riflessioni artistiche di tutti i tempi sul poema di Dante e sarà collocata all’inizio del percorso espositivo. A settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, la mostra INFERNOrende omaggio al Sommo Poeta attraverso l’esposizione di oltre 200 opere d’arte in prestito da oltre 80 tra grandi musei, raccolte pubbliche e prestigiose collezioni private. Capolavori di Beato Angelico, Botticelli, Bosch, Bruegel, Goya, Manet, Delacroix, Rodin, Cezanne, von Stuck, Balla, Dix, Taslizky, Richter, Kiefer che dal Medioevo ai giorni nostri, sono capaci di trasportare il visitatore in territori inattesi attraverso la forza delle immagini e la profondità delle idee. Prima grande rassegna dedicata a questo tema, Inferno racconterà l’iconografia del mondo dei dannati e le varie translitterazioni dell’Inferno in terra – la follia, l’alienazione, la guerra e lo sterminio – trovando la sua conclusione con l’evocazione dell’idea di salvezza, affidata da Dante all’ultimo verso della cantica: "e quindi uscimmo a riveder le stelle".
Claudia Giraud
(Rodin Porta dell'Inferno)