Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Giovan Battista Caracciolo detto Battistello (Pittore)

14489_1big.jpgAmici ed amici degli amici esultate sabato 10 settembre riprendono le visite guidate dal massimo esperto di pittura napoletana: Achille della Ragione e si comincerà con la mostra su Battistello Caracciolo che si tiene nella sala Causa del museo di Capodimonte con appuntamento nel cortile adiacente la biglietteria alle ore 10,45,(ticket 12 euro) dove si terrà l'introduzione alla esposizione e si potrà acquistare l'ultimo libro del celebre filosofo: "100 lettere su cui meditare". Chi vuole, dopo la mostra, potrà visitare le sale del museo con lo stesso biglietto. Per farvi arrivare preparati vi propongo un mio articolo pubblicato tempo fa sulla rivista Napoli nobilissima.

Il primo seguace napoletano di Caravaggio.
A Battistello Caracciolo spetta sembra ombra di dubbio il titolo di primo interprete del caravaggismo a Napoli. In tempi di modelli svestiti e di lumi alzati, egli fu l’artefice ed il massimo corifeo, dopo un decennio di pratica in ambito manieristico, in stretto contatto e collaborazione con Belisario Corenzio, dell’introduzione di un nuovo linguaggio figurativo, basato sull’essenzialità del racconto, sulla drammaticità della scena fissata da squarci di luce abbagliante, sulla messa a fuoco dei personaggi, pur conservando una certa cura nella definizione dei contorni.

14489_24big.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

La sua Immacolata Concezione, affollato telone di inquietante vitalità, nella chiesa di Santa Maria della Stella, documentata al 1607, ci mostra un pittore già maturo nel trattamento della luce e nella resa del dato naturale, pochi mesi dopo la sfolgorante apparizione delle Sette opere di Misericordia del Caravaggio nella chiesa del Pio Monte, segno evidente che Battistello aveva già attinto a Roma in precedenza la lezione del luminismo, che continuerà ad esprimere in altri dipinti di altissima qualità quali il Battesimo di Cristo dei Gerolamini, la serie degli Ecce Homo e la Crocefissione del museo civico di Castelnuovo.

14489_4big.jpg

14489_5big.jpg

14489_3big.jpg

 

 

 

 

 

 

 

Dopo un soggiorno di studio a Roma, nel 1615, data del suo ritorno a Napoli, ecco che Battistello nella Liberazione di San Pietro dal carcere ottiene raffinati effetti di luce di un chiarore limpidissimo associati ad un rigoroso trattamento degli aspetti cromatici. Seguono altre opere importanti come la Trinitas terrestris della Pietà dei Turchini, documentata al 1617 e poi, dopo il soggiorno fiorentino, con la Lavanda dei piedi, la grande tela che il Caracciolo nel 1622 dipinge per il coro della chiesa della certosa di San Martino, termina la fase luministica ed inizia il processo di involuzione, vera marcia a ritroso verso le sue origini manieristiche quasi neo corenziane.

L’audace sperimentatore volge la bussola verso nuove soluzioni formali, pur senza tradire del tutto la lezione caravaggesca; comincerà la definizioni di ampie composizioni a carattere monumentale, con una grande cura della definizione spaziale ed una luce bronzea dominerà la tavolozza di tutta la sua ultima produzione. Il Battistello riuscì così a dimostrare quali effetti di pacata commozione si potessero trarre da una luce che contrastasse con l’ombra sul filo di una linea sinuosa e melodica.

 

14489_6big.jpg

 

14489_7big.jpg

Appartengono a questi anni la Sacra famiglia e San Giovannino, conservato nel Liechtenstein, il San Sebastiano del Fogg art Museum di Harvard, il bozzetto di Sant’Ignazio in gloria del Correale di Sorrento e la Gloria di San Gennaro tra i santi patroni di Napoli della chiesa della certosa di San Martino.

A differenza del Caravaggio il Caracciolo si dedicò all’affresco, ove le sue pregevoli doti di disegnatore rifulgono nella resa volumetrica e nella calibratura delle composizioni.

14489_10big.jpg

14489_22big.jpg

14489_23big.jpg

Un lungo processo sostanzialmente uniforme nella qualità, sempre molto alta, da San Martino a Santa Maria la Nova, da Santa Teresa agli studi a San Diego all’Ospedaletto, ove si dedica anche alla pittura di paesaggio, dal palazzo Reale all’Oratorio dei Nobili al Gesù Nuovo, ove lavorerà con il Lanfranco poco prima della sua morte. 

Achille Della Ragione

Ultime Notizie

Il Parco Nazionale del Pollino, ha ottenuto per la terza volta il prestigioso riconoscimento della Carta Europea del turismo sostenibile.
Il consigliere regionale Pietro Molinaro, eletto nelle file della Lega e recentemente confluito nel Partito di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia,...
L’Archivio di Stato di Cosenza inaugura la mostra documentaria gratuita “Donne dell'Ottocento: Voci e Volti di un'epoca". L’Archivio di Stato di...
Leggendo un notiziario elaborato in Svizzera dedicato ai cittadini di quel paese che vivono all'estero, sono stato colpitodall'articolo che trovate...
Il 19 novembre 2020, in piena pandemia, inizia l'occupazione, che durò otto mesi, dell'ospedale di Cariati. Il primo Ospedale occupato...

Please publish modules in offcanvas position.