Come oggi, il 23 ottobre 1890 (calendario ortodosso 4 novembre) ricordiamo la prima rappresentazione postuma nel Marijnskij Teatr di San Pietroburgo dell’opera "Il Principe Igor" in un prologo e quattro atti di Alexandr Borodin. Il compositore aveva lavorato all’opera saltuariamente dal 1869 al 1887 e quando morì (1887) fu l’amico Rimskij-Korsakov, membro come lui del Gruppo dei cinque, a incaricarsi (con l’aiuto dell’allievo Glazunov) di terminare e strumentare l’opera. Di Rimskij-Korsakov è la strumentazione del prologo e degli atti primo, secondo e quarto; a Glazunov si deve invece, oltre al completamento e alla strumentazione del terzo atto, il sopravvivere (grazie alla sua ottima memoria) della sinfonia iniziale che Borodin aveva spesso suonato al pianoforte in sua presenza ma che non aveva mai fissato sulla carta. Dell'opera sono diventate celebri e spesso sono inserite nei programmi da concerto.
Aleksandr Porfir'evič Borodin fu un musicista russo (San Pietroburgo, 12 novembre1833 – San Pietroburgo, 27 febbraio1887) , a dire il vero la sua professione era di medico e chimico, dedicò perciò alla sua grande passione: la musica, solo il tempo libero dai suoi impegni professionali. Immaginiamo cosa avrebbe potuto lasciare se si fosse dedicato solo alla composizione. Figlio illegittimo di un principe georgiano Luka Stepanovich Gedianov che, essendo già sposato, lo riconobbe come figlio naturale solo poco prima che morisse. Comunque per non farlo risultare alla nascita figlio di nessuno lo fece registrare come figlio legittimo di un suo servo, Porfirji Jonivic Borodin. La madre Evdokja Kostantinovna Antonova era una donna bellissima e molto colta che lo convinse a studiare medicina, e riuscì a laurearsi col massimo dei voti diventando assistente del suo professore. Da fanciullo riuscì a imparare ben 4 lingue oltre al russo: francese, inglese tedesco e italiano. Fin da piccolo dimostrò notevole intelligenza e primeggiò da adulto anche nella sua professione di medico-chimico soprattutto nel campo della chimica organica. Per saperne di più vi invitiamo a leggere quanto riportato su wikipedia.
Le sue composizioni denotano una grande capacità espressiva e le sue linee melodiche sono particolarmente coinvolgenti tanto che alcune potrebbero essere utilizzate per la odierna musica leggera (e chissà se qualcuno non ne abbia approfittato). Vi invitiamo all'ascolto delle Danze Polovesiane dall'opera per la quale lo ricordiamo oggi; una delle sue composizioni più interessanti e molto conosciuta amche da chi segue poco la musica classica, "Il principe Igor." Buon ascolto.
A cura di Tonino