Col progetto Ars et Caritas l’Associazione “Orizzonti 7”
rinnova un connubio perfetto tra arte e solidarietà
Presente fra gli altri l’artista della Sibaritide Enzo Palazzo
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Lodevole, quanto proficua e benemerita, l’iniziativa promossa e organizzata dall’Associazione Orizzonte 7, con sede in Bovalino (Reggio Calabria) per la promozione della cultura e dell’arte in particolare. Orizzonte 7, infatti, ha coinvolto nel progetto “Ars et Caritas” gli artisti, la Scuola e la Regione Calabria nella formazione dei giovani allievi che intenderanno frequentare le Accademie di Belle Arti.
<La collettiva d’arte delle opere pubblicate nell’apposito catalogo -esplicita il presidente dell’associazione avv. Giuseppe Serranò- allestita a Bovalino, donate dai Maestri e messi all’asta, rinnova un connubio perfetto, arte e solidarietà. I fondi saranno devoluti, attraverso l’istituzione di una borsa di studio -conclude Serranò- agli studenti meritevoli e meno abbienti dei Licei artistici dell’I. I.S “Olivetti Panetta” di Locri che intendono proseguire gli studi presso le Accademie di Belle Arti>.
Questi gli artisti che hanno partecipato all’asta di beneficienza: Salvatore Campiti, Diego Cataldo, Natino Chirico, Antonio D’Amico, Nicola De Luca, Rosario La Seta, Filomena Marino, Max Marra, Ghislain Mayaud, Mimmo Muscatello, Fabio Nicotera, Enzo Palazzo, Antonio Saladino e Sonia Talarico.
All’iniziativa di promozione culturale ha partecipato -tra gli altri- anche l’artista che opera nella Sibaritide: Enzo Palazzo.
<Il carico distruttivo della normalità -annota nel catalogo Ghislain Mayaud a proposito di Palazzo- del meccanico quotidiano viaggia oltre l’alba della ragione per nascondere il dolore originario. Il dipinto offerto da Enzo Palazzo investe le sue energie in un altrove denso di attese sospese nell’immaginario collettivo. Le certezze fiabesche volano intorno alle quattro figure ritrovate. Il ponte tra essere bambino e la condizione stereotipata dell’adulto è finalmente crollata. Si sa, la conquista delle armonie si svolge con l’anima fresca del bambino. È l’indispensabile atteggiamento -conclude il critico- per penetrare tutte le stanze poetiche del possibile>.
Intanto chi è Enzo Palazzo?
Cedo la parola all’artista. <Sono nato a Casano all’Ionio il 26 ottobre 1962; dopo la maturità conseguita al Liceo Artistico Statale di Cosenza, ho proseguito gli studi all’Accademia di Belle Arti “P. Vannucci”, Istituto di alta cultura, di Perugia, dove mi sono laureato in Scenografia.
Scenografo e artista visivo, ho collaborato come scenografo con compagnie teatrali.
Mi occupo di progettazione artistico-architettonica, ideazione e realizzazione di sculture-installazioni, site/specific per parchi, spazi pubblici, luoghi di interesse storico-artistico, progettazione per allestimenti museali e murales facciate monumentali.
Le mie opere fanno parte di collezioni private, centri culturali, spazi pubblici e musei.
La mia attività artistica inizia nel 1965, partecipando a diverse manifestazioni con mostre personali e collettive su selezioni ed invito di critici ed esperti del settore. Sono socio corrispondente dell’Accademia Cosentina>.
La produzione artistica di Palazzo è catalogabile -sia pur lontanamente- in qualche movimento, corrente o scuola contemporanea? Ancora la parola a Palazzo.
<La mia è sicuramente arte informale, astratta, concettuale, profondamente contemporanea, sia nello spirito che nello stile, ma è anche istinto artistico, potere creativo, ispirazione immediata. In tutte le mie opere sono utilizzati colori e materiali diversi. Questo gioco dona spirito alle opere, la sua valenza ontologica ed estetica. Lo spettatore si addentra nell’opera e ne immagina mille significati, mille immagini ora deliziose ora inquietanti. Diviene in breve il secondo “autore” dell’opera stessa. Io non mi tiro indietro e sposto l’attenzione sulla passione feroce e instancabile con cui dipingo e creo l’arte secondo una mia personale visione di essa>.
Il progetto posto in essere dall’Associazione Orizzonti 7 quindi ha raggiunto soddisfacenti obiettivi: quello di promozione umana e culturale, e segnatamente artistica, diretto non solo ai giovani che aspirano a seguire l’Accademia delle Belle Arti, ma coinvolgendo, in una felice e puntuale simbiosi istituzionale, istituti scolastici, artisti che hanno sposato la nobile causa offrendo proprie opere; costituendo un meritevole contributo alla valorizzazione non solo delle persone ma anche del rispettivo territorio.
La sintesi della iniziativa è condensata nel catalogo pubblicato dalle Edizioni Nosside di Ardore Marina.
Martino Zuccaro