Oggi parliamo di uno dei tanti musicisti italiani poco conosciuti ma che meriterebbero una maggiore attenzione da parte degli addetti ai lavori. Il brano che potete ascoltare alla fine é bellissimo,. Una musica che è un balsamo per i nervi e la mente (la redazione)
Il 10 settembre del 1714 nasceva il compositore italiano Niccolò Jommelli (Aversa 1714- Napoli 1774). Fu un grande riformatore dell’opera seria napoletana e musicista fra i più ammirati e colti del suo tempo. Compì gli studi a Napoli dove nel 1737 fece rappresentare la sua prima opera buffa: L’errore amoroso. Chiamato a Venezia nel 1743 gli fu assegnata la direzione del conservatorio degli Innocenti.
Nel 1749 si recò a Vienna entrando in contatto con l’ambiente che auspicava la riforma del melodramma e nelle opere composte in questo periodo mirò ad una maggiore coesione fra musica e testo. Dopo una parentesi romana risiedette a Stoccarda dal 1753 al 1769 in qualità di maestro di cappella del duca Carlo Eugenio di Württemberg, ed è in questo periodo che l’arte di Jommelli raggiunse la piena maturità. Ebbe modo di conoscere il grande coreografo Jean Georges Noverre grazie al quale entrò in contatto con le concezioni melodrammatiche francesi e con i sinfonisti della celebre scuola di Mannheim che esercitarono una forte influenza sulla sua arte compositiva sempre più elaborata e attenta ai colori del tessuto orchestrale. Del periodo tedesco di Jommelli si ricordano le opere Fetonte (1753) e L’Olimpiade (1761). Nel 1769 fece rientro in Italia stabilendosi nei pressi di Napoli componendo alcune opere che non ebbero però successo, tranne Armida abbandonata (1770) e Il trionfo di Clelia (1774) scritta per il re del Portogallo*.
Il relativo insuccesso delle sue ultime opere lo indusse a dedicarsi alla musica sacra che annovera un bellissimo e celebre Miserere per due voci e orchestra.
*Si tratta dell’ultima opera composta da Jommelli, su libretto di Metastasio (che era già stato messo in musica da Gluck) in occasione del compleanno del Re di Portogallo Giuseppe I, e andò in scena a Lisbona nel 1774 con un grande successo di cui però il musicista non poté godere i frutti dato che solo pochi giorni dopo morì a Napoli, e Il trionfo di Clelia non fu più rappresentata.
Ascoltate questo magnifico suo concerto per pianoforte e orchestra in Re Maggiore
PRIMA ESECUZIONE ITALIANA Revisione, trascrizione ed elaborazione di Ivano Caiazza EDIZIONI MUSICALI VIGORMUSIC www.vigormusic.it Pianista: IRENE VENEZIANO direttore: FRANCO VIGORITO, CHAMBER ORCHESTRA VALLO DELLA LUCANIA (SA) - ITALIA Teatro "La Provvidenza" - 23 APRILE 2015