E’ possibile vivere in Calabria da giovani, diversamente!!
Sotto questo auspicio il prossimo 8 giugno, alla ore 18, nel Salone del Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio, si terrà la cerimonia di consegna della sesta edizione del Premio Nazionale “Giorgio La Pira”, che sarà conferito al Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, per il suo impegno e contributo quale baluardo di legalità, trasmettendo i valori sanciti dalla Carta Costituzionale, quale argine alla dilagante criminalità organizzata. Prenderanno parte tra gli altri, dopo il saluto del Commissario Straordinario della città delle terme, il Vice Prefetto, Mario Muccio, il Prefetto della provincia di Cosenza, Paola Galeone, il Vescovo della Diocesi della cittadina ionica, Mons. Francesco Savino e Gregorio Corigliano, già Capo Redattore della Sede Rai Calabria. I lavori saranno coordinati dal Presidente della Fondazione Fai Cisl – Studi e Ricerche, Vincenzo Conso. La serata sarà arricchita da intermezzi musicali a cura dell’Associazione “The Voice of Soul”, interamente composta da giovani artisti locali.
L’albo dei riconoscimenti delle scorse edizioni annovera: Camillo Ruini, Vicario Emerito del Santo Padre per la Diocesi di Roma, Salvatore Martinez, Presidente Nazionale del Rinnovamento nello Spirito, Gualtiero Bassetti, attuale Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Francesco Savino, Vescovo di Cassano e Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato Latino.
Il Presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira”, Francesco Garofalo in merito ha dichiarato: “E con soddisfazione che siamo giunti alla sesta edizione. La Calabria e le nostre comunità hanno bisogno di riprendersi la dignità che gli è propria. In questo tempo difficile, ma sfidante, occorre risvegliare le coscienze per ribellarci all’accondiscenda passiva ed a chi vuole ridurre la nostra gente, la povera gente di cui parlava Giorgio La Pira, serva di una minoranza che da troppo tempo vorrebbe imporre il proprio dominio.
Per quanto ci riguarda avvertiamo la responsabilità di esserci – ha concluso Garofalo -, per il riscatto delle nostre popolazioni, per l’affermazione del bene comune e, soprattutto, per far si che i nostri giovani sentano la propria terra come qualcosa che gli appartiene. La Calabria ha bisogno di loro e tutti siamo chiamati a fare la propria parte, perché questa regione non si rassegni ad essere terra di conquiste e di emigrazione di ritorno. L’occasione di questo appuntamento, vuole avere l’ambizione di lasciare un segno e di tracciare un solco nelle coscienze, che deve passare su tre azioni: l’educazione, la cultura e la cittadinanza.