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Vaccarizzo Albanese : Concorso dei Vini Arbereshe 2019

vaccarizzo.pngFine settimana dedicato all’enologia a Vaccarizzo Albanese dove si terrà il 15’ Concorso dei Vini Arbereshe. Promuovere la qualità del vino, le sue eccellenze enologiche e gastronomiche, ma anche incentivare i visitatori a conoscere i territori dell’Arberia e in particolare la bellezza artistico storico e culturale di questa incantevole comunità di Vaccarizzo. Anche quest’anno la formula del concorso è quella di un paese che abbraccia le proprie eccellenze e le svela lungo le proprie vie e attraverso le proprie piazze.
Questi gli obiettivi della manifestazione che si terrà domenica 21 luglio dalle ore 20.00. Un programma che bada a tutti gli aspetti della vitivinicoltura: dalla degustazione di vini, ai laboratori Slow Food, alle attività enologiche con l’associazione Italiana Sommelier Calabria.  
La degustazione del vino accompagnata ai piatti dei prodotti del territorio richiama curiosi, turisti, appassionati e addetti ai lavori del settore vitivinicolo, che approfittano della Festa per partecipare ma soprattutto scambiare esperienze e conoscenze sul tema del vino. Nel centro storico saranno presenti molte aziende e produttori che offriranno ai visitatori il meglio della loro produzione di rossi, rosati e bianchi aromatici. L’evento è organizzato e patrocinato dall’amministrazione comunale di Vaccarizzo Albanese. Il principale motivo conduttore dell’evento rimane continuativamente il miglioramento e l’approfondimento del capitale vinicolo del territorio.
L’evento – dichiara il sindaco Antonio Pomillo  – nasce per promuovere i vini e farli apprezzare dagli intenditori e non solo. Vino che diventa volano per l’economia sia per il paese che per tutto il comprensorio e dovrà rappresentare un importante sistema socio culturale che ha nel “nettare degli dei” un motore trainante anche per gli altri prodotti. Con la sagra il vino diventa promotore dei territori e coniugherà bellezza paesaggistica e cultura enologica. Il vino ormai è una certezza. Ora serve valorizzare anche il prodotto paesaggio – continua Pomillo – che ci può assicurare un salto di qualità sotto il profilo dell’accoglienza turistica. Montagna, collina, agroalimentare, folklore, poesia e cultura. Un biglietto da visita che hanno in pochi e che merita di diventare un pacchetto turistico appetibile sul mercato regionale e nazionale.
 

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