Liporace contro la dispersione scolastica, Palazzo crea il bello attraverso la scenografia e le opere artistico-architettoniche
Nella sala convegni dell’Istituto secondario superiore Erodoto di Thurii, si è svolto il secondo incontro per la promozione delle persone e dei territori, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Annamaria Bianchi, della dirigente Anna Liporace, dell’artista e scenografo Enzo Palazzo e dei giornalisti Mimmo Petroni e Luigi Cristaldi.
Dopo un breve indirizzo di saluto rivolto ai presenti, Martino Zuccaro ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa e le caratteristiche delle personalità che sono state intervistate dai giornalisti. L’assessore Bianchi si è complimentato con la dirigente dell’istituto per aver organizzata al di fuori della scuola l’evento di oggi e aver dato l’opportunità di coinvolgere i giovani studenti in questa manifestazione.
La dirigente scolastica Anna Liporace ha evidenziato che <noi aiutiamo i giovani a guardare la realtà attraverso un ipotetico caleidoscopio per osservare la realtà contemporanea. Il bello di un territorio sta nelle risorse umane, naturali, architettoniche; siamo convinti che bisogna far qualcosa per i giovani che frequentano le scuole di Cassano. Abbiamo avviato tra le varie scuole una rete di scopo contro la dispersione scolastica che spesso viene causata da particolari condizioni familiari, sociali ed economiche. Noi lavoriamo molto per orientare le scelte della vita, consapevoli che la scelta degli studi e del percorso formativo può dare soddisfazione nel raggiungimento dell’obiettivo prefisso dal giovane.>.
Luigi Cristaldi ha presentato l’artista e scenografo Enzo Palazzo mettendone in evidenza le tappe più rilevanti del suo percorso artistico e formativo.
<Ho sempre avuto una particolare tendenza -ha osservato Enzo Plazzo- per la pittura e l’arte in genere. Quando mia madre ricamava alcune stoffe in casa, io le riproducevo sui muri di casa, come se fossero dei murales ante litteram. Divenuto più grandicello ho conseguito la maturità al Liceo artistico di Cosenza, e poi ho proseguito gli studi nell’Accademia di Belle Arti “Vannucci” Istituto di alta cultura di Perugia, dove mi sono laureato in Scenografia. Ho collaborato come scenografo per compagnie teatrali. Adesso mi occupo di progettazione artistico-architettonica, ideazione e realizzazione di sculture e installazioni in sit/specific. Mie opere fanno parte di collezioni private, centri culturali, spazi pubblici, musei>.
In chiusura il presidente del Centro studi Giorgio La Pira, Francesco Garofalo, ha letto una lettera inviatagli dalla sorella del giudice Falcone, e poi distribuita in copia ai giovani.
Il servizio stampa
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DORIA: i ragazzi sono invitati a conoscere le personalità del proprio territorio
A colloquio con Giuseppe Di Pressa e Nicola Bavasso
Terza tappa della Rassegna Kalados per promozione delle persone e dei territori, svoltasi nel salone di rappresentanza dove si sono incontrati i ragazzi della Scuola media di Doria, -plesso della scuola media “G. Troccoli” di Lauropoli- e i giornalisti Francesco Garofalo e Antonio Iannicelli i quali hanno intervistato Giuseppe Di Pressa, designer e pittore, e Nicola Bavasso giornalista e scrittore.
Dopo una breve introduzione ai lavori di Martino Zuccaro, Francesco Garofalo ha evidenziato la passione e la competenza che Di Pressa ha dimostrato lungo i decenni della sua attività, nei lavori che ha realizzato, per quanto concerne la progettazione di edifici pubblici e progetti architettonici sia nel comune di Casano sia nell’arco jonico cosentino oltre che all’estero e in Grecia.
Giuseppe Di Pressa, persona oltremodo modesta, ha sostenuto che lui non si è mai ritenuto un “artista “, egli invece sostiene che ricevuta un’idea dal committente sulla realizzazione di opera (arredamento urbano e simili) ha saputo trasformare l’idea in un risultato concreto. Ad esempio è stato il responsabile della realizzazione dell’aula consiliare del comune di Cassano, il progettista del locale Museo diocesano e di tante altri opere. Di Pressa -molto vicino al Premio Troccoli- ha illustrato alcuni brani del romanzo di Troccoli La piana illuminata, con pannelli e tecnica mista. È un apprezzato tecnico arredatore per ambienti privati e locali commerciali.
Antonio Iannicelli, intervistando Nicola Bavasso di Lungro, giornalista professionista e appassionato scrittore di problematiche legate alla vita, alla cultura, alla lingua delle comunità albanofone di Calabria, ha interagito con i ragazzi e le ragazze presenti, sulla funzione del giornalista. Dal canto suo Bavasso ha affermato che -specialmente ai nostri giorni- non è facile essere giornalista in quanto, subito dopo qualche ora in cui si è verificato un fatto, e ancora prima, la notizia è apparsa sui social. E il problema sta proprio in questo: è stata “bruciata la notizia”, come si dice in gergo giornalistico, e quindi è difficile accertare la reale veridicità della notizia stessa. A proposito di Bavasso è stato evidenziato, inoltre, che ha diretto per conto dell’Università della Calabria, cattedra di Lingua e letteratura albanese, un format televisivo pluriligue. Per conto dell’università della Calabria, inoltre, ha tenuto una serie di seminari sulle tecniche della comunicazione plurilingue e sull’uso delle lingue di minoranza in ambito amministrativo.
A conclusione dei lavori l’assessore alla Cultura del comune di Cassano all’Ionio, Annamaria Bianchi, ha rivolto ai presenti un invito a continuare su questo percorso, incitando i giovani studenti a studiare e conoscere le personalità del proprio territorio.
Il dirigente prof. Michele Marzana, infine, ha rivolto anch’egli un invito ai ragazzi a studiare e appropriarsi delle cose della propria comunità, sottolineando che le “minoranze etnolinghistiche” sono delle risorse per tutti noi.
Ufficio stampa
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Il dirigente Michele Marzana riceve l'attestato
Nicola Bavasso riceve l'attestato
Giuseppe Di Pressa riceve l'attestato