“Cartelle tributi inaccettabili”, Caravetta ‘scuote’ commissari e politica - “In questi giorni, i cittadini coriglianesi si stanno vedendo recapitare non delle bollette, ma dei veri e propri ‘salassi’, inaccettabili per somme richieste e per le motivazioni che ne stanno alla base. Un autentico affronto alle famiglie, agli operatori del mondo del commercio e delle attività produttive, a tutta la comunità che, onesta e laboriosa, vuole sì pagare regolarmente la tasse a fronte di servizi erogati, ma non di essere gettata sul lastrico in tempi di già evidente congiuntura economica”.
È un duro j’accuse quello che porta la firma dell’ex consigliere comunale Angelo Caravetta, strenuo difensore delle istanze provenienti dalla popolazione. Nel suo intervento odierno, Caravetta, nel contestare quanto sta accadendo in materia di tributi comunali, sferza un monito alla triade commissariale attualmente alla guida del nuovo comune di Corigliano Rossano nonché al mondo della politica in toto.
“Cartelle ‘pazze’, relative al pagamento del tributo comunale sui rifiuti Tari per l’anno 2018 che ormai volge al termine, dell’ammontare complessivo anche di migliaia di euro. Sono quelle – dichiara Caravetta – che, in un comprensibile sgomento, stanno ricevendo famiglie e soprattutto titolari di attività commerciali. ‘Sorprese” per nulla gradite e assolutamente sproporzionate, da imputare alla ‘fusione’ tra Corigliano e Rossano sancita nei mesi scorsi ed oggi realtà, e per le cui modalità d’attuazione abbiamo denunciato vibratamente gli effetti deleteri, e alla gestione commissariale della città, incapace di prestare ascolto alle legittime esigenze della comunità locale, dalla quale si è invece preferito rifuggire anziché instaurare un clima collaborativo e ispirato al propositivo confronto. È difatti unanime lo stato di disapprovazione che si respira nell’area urbana di Corigliano in questi giorni a causa delle bollette Tari per l’anno 2018, calcolate sulla base delle tariffe approvate con delibera del Commissario straordinario n. 16 dello scorso 29 giugno. Tutti i cittadini – prosegue Caravetta – lamentano le somme ingenti richieste dal Comune entro il prossimo 16 dicembre, pur se rateizzabili in tre soluzioni. Ma com’è possibile arrivare a chiedere importi di notevole entità ad attività commerciali, tra l’altro di normali dimensioni, già soggette a sperequazioni e vessazioni fiscali?”.
“Ci chiediamo pertanto – dichiara ancora Caravetta – se e cosa intendono fare i commissari prefettizi per venire incontro alle richieste d’aiuto che si levano dalle attività commerciali e dalle famiglie di Corigliano, le quali, entrambe in egual misura, non possono continuare a sostenere simili imposte e balzelli. E ci chiediamo, altresì, che fine abbiano fatto i movimenti ed i partiti politici, ed i loro esponenti, dinnanzi a tale inaccettabile situazione. Dov’è la cosiddetta “politica” quando si tratta di difendere concretamente i cittadini, che tra l’altro sono costretti ad assentarsi dai rispettivi luoghi di lavoro per effettuare interminabili file d’attesa presso i preposti uffici e chiedere spiegazioni circa le ingenti somme contenute nelle suddette cartelle esattoriali?”.