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Dopo l'esondazione del Crati, tutto tace ...

thurio.jpegOrmai siamo talmente abituati alle disgrazie che ci piovono addosso, che una "semplice" esondazione del Crati, dopo la sorpresa delle prime ore non interessa più, ma la cosa grave é che a non essere interessate sono anche le istituzioni preposte alla salvaguardia del territorio e dei cittadini. E' il caso di chi amministra la cosa pubblica di quella che dovrà essere la grande città Corigliano-Rossano: i commissari prefettizi incaricati (ma non dimentichiamo regione e provincia) pare che abbiano fatto orecchie-da-mercante,  come si suol dire; lo comunicano in modo chiaro e deciso i rapprentanti in senato e parlamento del Movimento 5 Stelle:  Rosa Silvana Abate (Senato), Francesco Sapia e Francesco Forciniti (Camera) col comunicato che segue:

Gestione dell’emergenza Thurio scandalosa. Chiediamo la rimozione del commissario di Corigliano Rossano Domenico Bagnato e del neo dirigente Amica. Dopo 72 ore quasi 40 persone vivono in una situazione igienico-sanitaria gravissima e le istituzioni sono scappate via dopo le prime 24 ore. Tutto ciò è vergognoso.

Siamo sui luoghi dell’alluvione da venerdì, le ditte di pulizia non potranno mai entrare ed intervenire in queste abitazioni se prima non verrà tolta la melma e il fango”. Ma la cosa più grave è il silenzio e la fuga delle istituzioni preposte a portare gli aiuti. Le varie sollecitazioni non sono servite a nulla. Il Commissario Bagnato ci ha chiamato solo venerdì sera alle 20 per dirci che stavamo aizzando le persone.

esondazi.jpegGente che è ancora senza acqua e senza corrente. Con gli animali morti nelle stalle e le case ancora piene di fango e degli alimenti andati a male in frigoriferi e congelatori. Non hanno mandato un gruppo elettrogeno. C’è gente che non riesce a fare nemmeno un numero di telefono. Qui  Bagnato non s’è visto, non è venuto a vedere di che stiamo parlando. Il suo vice Lizzano ha fatto una comparsata, così come il neodirigente Amica che oggi dice di avere la bronchite. Chiederemo la rimozione di tutti i responsabili che hanno lasciato la gente in quelle condizioni.

Abbiamo faticato per far arrivare qualcuno lì. Il comune voleva solo sistemare le persone in albergo, famiglie che non sanno nemmeno dove sono andati a finire i loro soldi e documenti, le carte di credito e i libretti portati via dalla forza dell’acqua e del fango. Hanno perso tutto, soldi, raccolti, animali, casa.

Regione e comune hanno detto che non hanno soldi, gli è stato mandato solo un po’ di fieno per gli animali scampati alla morte. Il COC non andava chiuso dopo sole 24 ore.

Chiediamo anche un’apertura di una indagine sul caso e sulla messa in sicurezza dell’argine perché si rischia un danno maggiore. Ieri, durante un sopralluogo, abbiamo visto che l’argine è indebolito e il Crati in quella zona ha creato una curva innaturale. Le condizioni meteo restano precarie. Come ora si sono contati i capi di bestiame presto potrebbero contare le vittime. Bisogna agire subito e velocemente perché qui non è tutto in ordine come vuole far credere Bagnato insieme ai suoi accoliti. E gli attacchi ricevuti da lui sulla stampa di oggi da altre forze politiche sono la riprova della sua inadeguatezza a gestire un comune di oltre ottantamila abitanti soprattutto in situazioni d’emergenza come queste. 

 

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