Andrea Caroli: “Con Gino Promenzio per realizzare un Consorzio Turistico”
“È sotto gli occhi di tutti la crisi economica che investe da anni il territorio nazionale e in particolare il Sud Italia, con maggior aggravio per quei comuni, come il nostro, che si trovano ad operare in situazioni di estrema contingenza e di deficit difficili da colmare. Alla luce di questo aspetto, ma soprattutto della ricercata volontà di unire le forze e le aspettative che animano amministratori e popolazioni del territorio, occorre uscire dalla precarietà e da una angusta visione municipalistica e aprire la strada alla creazione del Consorzio Turistico della Sibaritide. Uno strumento di facile attuazione e di grande utilità, capace di far convergere idee, proposte, ambiziosi obiettivi provenienti da Corigliano Rossano, Cassano e altri comuni dello Jonio Cosentino. Così facendo, il Consorzio Turistico della Sibaritide andrebbe a costituire un primo, decisivo, passo in avanti in direzione di quella unità tanto auspicata, peraltro rispondendo ad una esigenza pratica e comprensibile a tutti e non a mere logiche politiche o a pure alchimie territoriali”.
È quanto dichiara Andrea Caroli, giovane ma già navigato operatore turistico, esponente del gruppo “Città Positiva” a sostegno della candidatura a Sindaco del dottor Gino Promenzio, in merito alle prossime stagioni estive ed alla necessità di attivarsi per pervenire, per l’attuale anno e soprattutto per quelli futuri, a risultati fecondi.
“Tale organismo potrà rappresentare il primo passo verso la realizzazione della tanto sbandierata destagionalizzazione turistica. Solo avendo un forte ed unico soggetto territoriale si potranno promuovere in modo efficace percorsi turistici in base ai periodi dell’anno. La logica – spiega Caroli – è quella di fare rete tra pubblico e privato all’interno di un “contenitore” che gestisca, programmi, pensi i turismi dell’intera nostra zona (la Sibaritide come la Versilia e il Salento). Non possiamo pensare esclusivamente a Corigliano Rossano, bensì ad un territorio da proporre nel mondo nella sua varietà e completezza. Ovviamente, all’interno di quest’area, la nostra città andrebbe a ricoprire un ruolo imprescindibile e preminente. Mettere dunque in rete beni culturali, naturalistici, religiosi, le tenute agricole e l’enogastronomia locale, interessi nautici e balneari, attraverso una cabina di regia gestita da una figura competente e qualificata che abbia relazioni, visioni e curricula riconosciuti a livello nazionale. I fondi arriverebbero dall’utilizzo di risorse pubbliche (budget Comuni) e private (stakeholder del settore), finanziamenti comunitari ad hoc (il Consorzio dovrà avere in dotazione apposite professionalità per la relativa intercettazione). Solo così sarà possibile uscire da una concezione del turismo finora rinchiusa in ristretti confini e aprirsi, piuttosto, ad una realtà più ampia e dalle lungimiranti prospettive”.