Un vecchio detto, sempre attuale, recita: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Nella seduta del Consiglio del 17 Febbraio scorso, nonostante sembrava potesse considerarsi definitivamente chiarito quanto avvenuto nelle sedute precedenti, peraltro con l’esplicita ammissione di errori procedurali da parte del presidente del consiglio, il ritornello che si è alzato dalle fila della maggioranza è stato sempre lo stesso: mancanza di senso di responsabilità, disinteresse verso i problemi del paese, e via di seguito. Diventa pertanto necessario rileggere gli eventi in maniera seria, rifuggendo dalle strumentalizzazioni messe in campo da giunta e maggioranza.
Nella seduta di Consiglio del 17 Febbraio i gruppi di minoranza hanno sollevato questione pregiudiziale su 2 punti all’ordine del giorno, nello specifico sulla richiesta di permesso a costruire pontili mobili ai Laghi di Sibari e sull’istanza di installazione di 2 antenne a Sibari. La minoranza ha ribadito la propria contrarietà alla realizzazione di tali opere.Il no a nuove antenne sul territorio comunale, ad esempio, era stato già deliberato nei mesi scorsi dal consiglio comunale, sotto forma di atto di indirizzo, con il voto favorevole anche della minoranza, che ha confermato tale orientamento in ogni sede e momento.Semplicemente, nel corso dell’ultima seduta, la minoranza ha sostenuto altro, mettendo in evidenza questioni sulle quali l’amministrazione comunale mistifica i fatti: le opposizioni hanno evidenziato come le questioni portate al voto del Consiglio sotto forma di delibera fossero di competenza non del Consiglio, bensì degli Uffici comunali e dei loro dirigenti, gli unici titolati a rilasciare o negare le autorizzazioni richieste.Invece, la maggioranza ha preferito andare avanti, sostituendosi agli Uffici ed arrogandosi la facoltà ed il potere di fornire l’esatta interpretazione delle norme vigenti, arrivando a sanare contrasti interpretativi tra leggi statali e regolamenti comunali, così travalicando i propri compiti e, al tempo stesso, deresponsabilizzando gli Uffici.
Alla luce di quanto accaduto, è anche lecito chiedersiperchè la maggioranza si affanni a riproporre in Consiglio questioni già discusse e deliberate e soprattutto che ruolo conservino gli Uffici e la Segreteria generale, gli unici che dovrebbero svolgere funzioni gestionali e certificare l’esatta applicazione di norme e regolamenti. Ancora: se pure il piano antenne fosse stato bisognoso di adeguamenti o modifiche, perchè gli Uffici non hanno fatto presente questa necessità, istruendo la relativa pratica? Noi saremmo stati e siamo pronti a discutere di ciò in tempi celeri, per salvaguardare la salute pubblica. Anzi, chiediamo ufficialmente che si avvii una discussione sull’efficacia del Piano comunale antenne e lo si adegui alle nuove norme ed ai nuovi indirizzi giurisprudenziali. Siamo stati e saremo al fianco dei cittadini e siamo pronti ad ogni forma di protesta contro l’eventuale installazione di nuove antenne, specie all’interno del centro abitato.
È evidente, in realtà, l’intenzione di gettare fumo negli occhi, con atteggiamenti e decisioni che potrebbero anche esporre l’Ente a gravi conseguenze, come avvenuto anche sulla questione riguardante la richiesta alla realizzazione di alcuni pontili privati ai Laghi di Sibari: la contrarietà della minoranza era stata già esplicitata in altra precedente delibera. Eppure, pretendendo una volta ancora di fornire indicazioni gestionali, la maggioranza ha inteso sostituirsi agli Uffici, offrendo una lettura della norme a nostro parere in aperto contrasto anche con gli strumenti urbanistici vigenti, secondo i quali il no alla realizzazione di pontili privati è pacifico e può essere tranquillamente opposto dall’unico depositario di tale facoltà: il dirigente dell’ufficio competente. Invece, come al solito, ci si è posti a favor di telecamera accusando le minoranze di tutelare interessi non meglio definiti, accusandole di ogni colpa solo per aver osato esprimere il proprio punto di vista, differente dal pensiero unico che si vorrebbe imporre.
Non ci stiamo, non ci staremo: nel rispetto dei nostri competitori politici, continueremo a rivendicare ed esercitare libertà di pensiero, di parola e di voto.
Cassano Ionio, 19 Febbraio 2022
F.to I Consiglieri comunali
Savina Azzolino
Fabio Civale
Sofia Maimone
Stefano Pesce
Giuseppe Praino