Caro segretario,
noi minoranza del 48% del Pd cassanese, abbiamo letto un po’ dispiaciuti la tua replica alle nostre civilissime e legittime considerazioni esternate a mezzo stampa negli ultimissimi giorni, in merito alla decisione dell’A.C. di applicare l’addizionale comunale irpef.
Nel nostro documento avevamo ribadito: "che in linea di principio … non siamo contrari all’inserimento dell’addizionale comunale irpef ma anzi, riteniamo che in anni particolari dove la scarsa programmazione e le spese non previste possono mettere in pericolo l’equilibrio dei bilanci dei Comuni, sia una fonte impositiva su cui le amministrazione possano e debbano fare affidamento."Avevamo concluso:"Pertanto invitiamo il consigliere comunale del PD e tutti gli altri che compongono l’assise, prima di un’eventuale approvazione di questo ennesimo balzello - che arriva dopo i tanti rialzi e creazione di nuove imposte già approvate in questa consiliatura (vedasi il ripristino dopo un secolo dei “livelli” ) - si impegnino a controllare e limitare le consistenti spese dell’Ente che a tanti appaiano “lussuose” e non strettamente necessarie per il funzionamento della macchina amministrativa, oltre ad essere del tutto anacronistiche rispetto al difficile periodo storico che il Paese vive.
Su quale dei due pensieri non siete d’accordo con noi? Sul primo? Ed allora perché l’avete votata. Forse sul secondo?Non siete d’accordo che una buona amministrazione pubblica prima di applicare nuove tasse abbia il dovere di studiare come ottimizzare la spesa pubblica?
La verità è che avete ritenuto critico negativamente il nostro documento forse solo perché percepito come “lesa maestà” di chi amministra; noi minoranza volevamo solo dare un contributo positivo e costruttivo, nel suggerire capitoli di spesa da ottimizzare e disciplinare le proposte diverse sulla gestione della cosa pubblica (staff del Sindaco, pubblica illuminazione, verde e gestione dei rifiuti, ecc…). Ma su questo ci auguriamo di confrontarci prossimamente nelle sedi di partito per elaborare proposte condivise.
Come ben sai, la nostra parte politica, la c.d. “minoranza” del 48% della mozione #cambieràtuttoo,per come qualcuno preferisce “quelli che perdono sempre”- ma che quando perdono le battaglie elettorali non si sentono e non vengono riconosciuti uomini perduti -si è messa in gioco proprio per spirito di responsabilità verso la città di Cassano che vive da anni ormai un momento drammatico sotto tutti i punti di vista.
ll Circolo di Cassano negli ultimi anni è risultato completamente sparito dalla geografia politica locale, si è riconosciuto pienamente nell’azione amministrativa del Sindaco, firmando di fatto una delega in bianco al capo dell’amministrazione - tant'è vero che a memoria d’uomo non si ricorda nessuna presa di posizione né sui temi di politica locale, né di politica nazionale. Si è di fatto azzerato qualsiasi dibattito e allontanato chi la pensava diversamente, forse con la paura che questi ultimi potessero in un qualche modo compromettere anziché migliorare l’azione amministrativa. Certamente, a nostro avviso, con questa scelta non si è reso un servizio alla collettività. Ed infatti i risultati e le conseguenze oggi vengono al pettine e sono sotto gli occhi di tutti.
Per questo, dopo diversi anni, per far recuperare centralità e voce a quella comunità democratica ed a quel patrimonio di idee che è stato fino ad oggi oscurato, abbiamo inteso riappropriarci della tessera del nostro partito, soprattutto per rianimare una discussione all’interno del Circolo, convinti che un PD coeso a Cassano abbia tutte le potenzialità per imprimere un cambio di passo alla città.
Ma da subito, dopo il nostro tesseramento abbiamo registrato episodi a dir poco sgradevoli,quasi offensivi,sui quali abbiamo preferito sorvolare per amore del partito;ci siamo confrontati democraticamente in un clima abbastanza disteso durante il congresso e, da “perdenti” offerto la nostra piena collaborazione a te eletto Segretario. Sai bene che però abbiamo a gran voce posto una sola condizione: che il partito, nelle sedi opportune, torni a discutere ed a confrontarsi. Abbiamo chiesto semplicemente di poter avviare una discussione su quello che di volta in volta avviene nella vita amministrativa della città o politica del Paese.
Alla luce di ciò, non ritieni che nella tua qualità di neo Segretario del circolo e di vicesindaco con delega alle finanze, sarebbe dovuto essere un tuo dovere – oltre che un piacere – assieme ad Elisa Fasanella e Gianluca Falbo, entrambi assessori, assieme al consigliere comunale di maggioranza Clausi, convocare preventivamente un’assemblea di partito per illustrare le necessità dell’applicazione dell’addizionale comunale irpef - mai applicata nella storia di questo paese, nemmeno negli anni del gravoso dissesto socialista - così da acquisire un parere del PD ed arricchire magari anche la vostra posizione nelle istituzione che rappresentate?Perché nell’articolo addebiti a noi il fatto di non aver chiesto la convocazione di un’assemblea degli iscritti? Come potevamo noi di minoranza richiederla quando siamo venuti a conoscenza della vicenda “addizionale irpef” solo 2/3 giorni prima della convocazione del consiglio comunale, a scelte già fatte e senza nessuna comunicazione da parte del segretario o altro membro di partito informato della vicenda?
Sarebbe stato utile invece,interessante e piacevole conoscere il tuo pensiero da assessore al ramo sul delicato tema, oltre ai tecnicismi vari, e magari anche quello degli altri amministratori e del consigliere del PD, così da poter formulare una linea unitaria, che anche noi ricerchiamo da sempre, ma ci siamo dovuti accontentare di sentire la tua relazione solo durante i lavori consiliari.
Ma con chi ne avete discusso prima di decidere se votare a favore o contro?Di questi temi un partito come il PD non nepuò parlaresolo tra la maggioranza o a tavola con i propri affetti, solo perché spesso i tesserati di maggioranza risultano essere i propri nuclei familiari.Bisogna discuterne con tutti i tesserati, minoranza e maggioranza. A tal proposito vorremmo ricordare che il gattopardismo (cioè far finta di cambiare tutto nella formaper non cambiare niente nella sostanza) di solito appartiene,per definizione, alle classi dominanti e ai gruppi che detengono il potere economico e politico, alle maggioranze quindi,non certo alle minoranze.Se avessimo discusso insieme di questa vicenda, molto probabilmente in Consiglio Comunale, su un punto all’odg così delicato, avremmo potuto proferire qualche parola o concetto in più anziché semplicemente restare muti e accodarci a quello che hanno fatto i vicini di banco.
Ora, però, bisogna mettere da parte questi errori di partenza.Ci sono degli iscritti, una metà circa, che vogliono vivere il Partito e partecipare alla vita democratica.
Ancora, caro segretario, un’ultima considerazione; sarai certamente d’accordo che, viste le vicende accadute ancora una volta durante i lavori consiliari,noi del PD dovremmo fare di più nelriportare dentro l’ assise democraticatoni consoni alla vita e al dibattito politico; sarai certamente d’accordo che i toni, in un qualsiasi confronto devono essere educati, rispettosi e non offensivi verso chi esprime un pensiero diverso, che bisogna abbandonare una volta per tutte il campo delle illazioni nel quale spesso questa assise cade, soprattutto perché non è la prima volta che ci si lascia andare a tali comportamenti poco decorosi sia davanti le telecamere e sia non. Chi riveste cariche elettive non dovrebbe nemmeno solo lontanamente pensare di offendere sghignazzando questa o quella parte politica, questa o quella persona, con epiteti poco gratificanti. Ad onor del vero, ciò purtroppo non sorprende nemmeno più tanto e dimostra per l’ennesima volta come il clima culturale e politicoche la Città sta vivendo sia da considerarsi fortemente degradato in questi aspetti del suo vivere civile.
Caro segretario concorderai quindi con noi che, considerati i valori che caratterizzano il Pd, in Consigliodobbiamo avere posizioni più nette contro tali atteggiamenti deplorevoli; inoltre, per quanto riguarda noi stessi,dovremmo capire che i pesanti epiteti rivolte nelle sedi pubbliche verso i propri compagni di partito, sono di fatto anche rivolte al Segretario di quel partito(chissà forse nel tentativo di dividere il PD e renderlo meno autonomo, perché si ha paura del suo potenziale?).
Caro segretario rispetto alle altre tue considerazioni esposte nel documento, sia ben chiaro, noi siamo pienamente d’accordo, per come tu proponi,che sulle scelte politiche che interessano la comunità di Cassano dobbiamo in primo luogo - con il dialogo ed il confronto, - ricercare posizioni unitarie in modo che ci sia di fatto a Cassano un solo PD, ben rappresentato dal suo segretario, appunto, e dai suoi organi dirigenti.
Noi a questo e per questo lavoreremo in uno spirito costruttivo e propositivo rivendicando e garantendo a tutti, nell’alveo dei principi fondanti del PD, la piena autonomia di giudizio e di critica verso il pensiero unico., ovviamente sempre corretta e rispettosa.
Mozione #cambieràtutto PD Cassano