Visti i rincari sulla bolletta energetica comunale, come i nuovi interventi sulla rete di pubblica illuminazione si coniugano con i sacrifici richiesti ai cittadini, ai quali si è ora chiesto di pagare anche la nuova tassa dell’addizionale irpef comunale?
Si parla tanto di aumenti sproporzionati dell’energia elettrica al punto che il Comune di Cassano a detta del Sindaco in Consiglio rischia un dissesto finanziario, e proprio per questo si è dovuto ricorrere all’applicazione dell’addizionale irpef comunale. Stando alle dichiarazioni di un consigliere di maggioranza – pluri-imprenditore del litorale, com’egli stesso intende definirsi - il Comune rischiava di lasciare al buio le proprie piazze, di non far funzionare le pompe idrauliche che portano l’acqua potabile nelle nostre case e di spegnere addirittura le lampade votive del cimitero… insomma, una vera catastrofe!
Lor signori però, si dimenticano di dire che proprio nelle ultime ore sono stati eseguiti dei nuovi lavori di ampliamento della rete di pubblica illuminazione, come segnalatoci da diversi cittadini. Praticamente sono stati installati nuovi pali della luce.
Dunque, nel mentre si piange miseria quanto si sostiene di non riuscire a pagare con i fondi previsti di bilancio la bolletta dell’energia elettrica - mistificando i fatti - quando le telecamere si spengono, probabilmente su sollecitazioni di qualche consigliere comunale con delega alla gestione dei pali dell’illuminazione pubblica, si ordina l’installazione di nuovi punti luce sul territorio.
È opportuno che nell’immediatezza questa Amministrazione, assieme alle tante notizie futili che quotidianamente divulga, informi la città tutta su quanti interventi di ampliamento della rete di pubblica illuminazione sono stati realizzati nelle ultime settimane, perché e come sono stati scelti proprio quelle stradine e quei punti dove installare i nuovi pali della luce, quanto sono costati e se ve ne sono in programma altri.
Sicuramente è legittimo e giusto fornire il servizio di pubblica illuminazione a tutti i cittadini, soprattutto a chi pur pagando le tasse e risiedendo in contrade periferiche si sente un po’ abbondonato dalle Istituzioni, tuttavia non vorremmo che questo irrefrenabile spirito di giustizia sociale e di servizio per il bene comune, induca erroneamente ad installare nuovi pali anche in proprietà non comunali.
Per questo è doveroso che l’Amministrazione provveda ad emanare un atto di indirizzo agli uffici ed alla polizia municipale, affinché con rigore si faccia un censimento puntuale di eventuali pali di illuminazione pubblica installati nel corso degli anni fino ad oggi non sul suolo pubblico - soprattutto nelle tantissime e vaste contrade del territorio - e se ne individuino le responsabilità.
Ancora in tema di contenimento della spesa per l’energia, è utile che si riferisca pubblicamente su ciò che prevede il contratto con il fornitore di energia elettrica, qual è stata la convenienza per il Comune finora in termini di rapporto costo/ benefici.
Inoltre, ormai da anni l’Ente si avvale di un energy manager per ottimizzare il consumo di energia, ossia della collaborazione di una figura esterna che è costata prima per diversi anni ben circa 40.000 € all’anno (sic!), mentre nell’ultimo periodo tale importo si è dimezzato. Come mai in passato durante le ultime sindacature abbiamo pagato di più per questo servizio? Forse nei bei tempi delle vacche grasse, quando si sono sperperati i fondi Syndial non si è badato alle spese, mentre oggi in tempi di magra si va al risparmio. Esiste una relazione del lavoro svolto in tutti questi anni, da quando è stata istituita questa nuova figura, sui benefici a fronte dei costi sostenuti per i servizi offerti dai professionisti che si sono avvicendati in tale mansione? Insomma, si chiede di conoscere se e come la loro attività ha inciso nella riduzione dei consumi ed ottimizzazione dei costi.
Un esempio molto semplice per risparmiare sulla bolletta energetica, quantomeno fino a quando non rientrerà questa crisi energetica e non si abbasseranno i prezzi, potrebbe proprio essere quello di utilizzare l’impianto di pubblica illuminazione - nelle tantissime contrade solitamente ben illuminate - al 50 percento ossia, dopo un certo orario di notte, ad intermittenza garantendo comunque il servizio d’illuminazione, ma in misura ridotta.
Infine, a distanza di un anno dalla delibera di giunta n. 193 del 05/07/2021 che prevedeva la costituzione del Comune in comunità energetica rinnovabili - per altro adottata proprio in seguito alla sollecitazione di Cambia_menti - pare che la stessa sia rimasta lettera morta, in quanto non vi è traccia di azioni degli Amministratori che vanno in tale direzione, sicuramente distratti da cose ben più importanti.
Movimento Politico-culturale
Cambia_menti