Dopo l'approvazione del Bilancio di Previsione da parte della maggioranza del "parlamentino locale", le reazioni non si sono fatte aspettare. Il gruppo di minoranza che aveva votato contro non aveva perso tempo nell'esternare i motivi del dissenso e subito, a firma dell'assessore al bilancio nonché vicesindaco, si è avuta la risposta. La minoranza controbatte con ulteriori argomentazioni. Ci sembra utile pubblicare tutte e tre insieme le comunicazioni, così da dare la possibilità ai lettori non di parte (sempreché ce ne siano) di poter farsi un'idea personale su quel che è accaduto nella massima assise comunale. (La redazione)
CONTRORISPOSTA DELLA MINORANZA
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Sarà l’ultima volta, siccome si fa finta di non capire e si ripetono, da parte vostra, gli stessi ritornelli, che espliciteremo, ribadiamo il nostro pensiero su questo argomento. Poi sarà la cittadinanza a farsi la propria idea e la propria convinzione. Nel bilancio di previsione, sebbene la grave crisi economica che permane, non c’è nessuna volontà di ridurre la spesa corrente, buona parte di essa per noi riducibile, continuando nella logica del “tutto si può fare” che nel corso degli ultimi anni ha reso possibile la polverizzazione di quasi 5 milioni di euro del risarcimento Syndial e di qualche milione di euro d’avanzo d’amministrazione ereditati dalla precedente amministrazione. Andiamo a oggi! Si scomodano addirittura le “linee programmatiche di mandato” rese dal sindaco al consiglio comunale in data 1/12/2019. Poi si aggiunge: “il bilancio di previsione si fonda ……., oltre alla capacità del buon amministratore di effettuare alcuni interventi di aumento e/o di diminuzioni per far fronte a futuri scenari di rischio e non intaccare gli equilibri di bilancio futuri…..”.
Orbene! Le domande nascono spontanee!
Nelle linee programmatiche di mandato, rese a suo tempo dal sindaco al consiglio comunale, era previsto il ricorso a mutui onerosi per interventi che altrimenti possono essere finanziabili totalmente da Programmi Regionali, nazionali ed europei?
Nelle stesse linee programmatiche era prevista la costituzione di uno staff, quasi come quello di un assessore regionale, utilizzando personale interno ed esterno, che nel corso degli anni ha gravato e continua a gravare per centinaia e centinaia di migliaia di euro sul bilancio comunale?
Nelle sopracitate linee programmatiche, ove si parlava di razionalizzazione e contenimento della spesa, era previsto che, qualora aumentasse alle stelle il costo dell’energia elettrica, si potesse continuare a intervenire con nuovi pali di illuminazione fin nelle sperdute viuzze di contrade comunali? O sarebbe stato il caso, ove possibile, di ridurre l’illuminazione garantendola a intermittenza?
Sempre nelle linee programmatiche citate, erano previsti più di 300 mila euro (sarebbero più di 500 mila, ma 200 mila dovrebbero arrivare da contributi e finanziamenti esterni) gravanti sulla spesa corrente del bilancio di previsione per eventi e manifestazioni? E’ forse il risultato delle pervenute dai vari assessori o consiglieri di maggioranza?
Ancora nelle linee programmatiche era previsto che, qualora lo Stato finanziasse l’aumento delle indennità agli amministratori locali, spalmabili tali aumenti sul triennio 2022/2024 e inviando per il 2022 sola la cifra che copre la maggior spesa per l’anno corrente, gli amministratori cassanesi si aumentassero le loro indennità a quanto previsto per il 2024, facendo gravare la differenza, che comunque sarà garantita dallo Stato negli anni a venire, sulla spesa corrente del 2022? Non si poteva procedere all’aumento graduale anno per anno, stante la grave crisi economica?
E’ davvero difficile, senza andare a “scavare” ulteriormente nei meandri del bilancio, ipotizzare un risparmio tale da non ricorrere all’addizionale comunale Irpef, o quanto meno ridurla sostanzialmente?
Voi l’avete voluta e la volete al massimo.
Continuano a pervenire, a parole, appelli all’unità per il bene comune. Si continua, però, a praticare la logica “Non abbiamo bisogno di nessuno”. Il bilancio non viene discusso nell’apposita commissione. Sul bilancio nessun confronto con le parti sociali (sindacati, imprenditori, associazioni, ecc). Sulle scelte strategiche, sull’istituzione di nuove tasse e/o sull’aumento non si avverte il bisogno di alcun confronto. Voler, aprioristicamente, definire qualsiasi critica come un attentato al bene della Cassano che deve prendere il largo, secondo noi e l’abbiamo ribadito più volte, è una logica che porta all’isolamento. Cassano corre il rischio reale di rimanere isolata al largo. Noi non torneremo più su questo argomento.
Gruppo di Minoranza in Consiglio Comunale di Cassano
RISPOSTA DELLA MAGGIORANZA DI ANTONINO MUNGO
Si continua a “seminar Zizzania” per nascondere l’evidenza, il bilancio di previsione dell’amministrazione Papasso nasce all’indomani della tornata elettorale amministrativa sulle Linee Programmatiche di Mandato resa dal Sindaco al Consiglio Comunale in data 01/12/2019. Occorre precisare, altresì, che il Bilancio di previsione si fonda su entrate e spese consolidate nel tempo e su cui si basa il fondamento di validità della previsione, oltre, alle capacità del buon amministratore, di effettuare alcuni interventi di aumento e/o diminuzione per far fronte a futuri scenari di rischio e non intaccare gli equilibri di bilancio futuri.
Ciò nonostante, mentre tutte le altre poste di bilancio, quali servizio rifiuti, servizi mensa, servizi cimiteriali, servizi idrici, ecc., sono rimaste ferme a quanto preventivato nel bilancio di previsione 2020 – 2023, le utenze energetiche, sforano, oltre ogni ragionevole previsione, rispetto a quanto preventivato, per l’anno 2022, per un importo in aumento pari a 1.400.000 euro ed è questa la pura, semplice, evidente e concreta verità.
Quindi, in estrema sintesi, considerato, che né gli uffici comunali finanziari e né questa amministrazione è dotata di “sfera magica” per prevedere pandemie, guerre e aumenti spropositati delle utenze energetiche, il nostro comune ha stimato sulla base delle spese energetiche sostenute negli ultimi sei mesi un aumento del 60% delle “sole” spese di elettricità, gas, carburante, sostenute, per l’illuminazione pubblica, per il riscaldamento e il raffrescamento delle scuole ed altre strutture comunali, per i sei impianti di depurazione, per le stazioni di sollevamento delle acque bianche, per le pompe idrauliche di acqua potabile e tanto altro ancora.
Il nostro Comune, occorre evidenziare, che nonostante, le imprevedibili tensioni geopolitiche in atto, il conflitto bellico e il non ancora definitivo superamento della crisi pandemica, oltre alle marcate pressioni inflazionistiche, ha chiuso nel 2020 e nel 2021 i rispettivi rendiconti di bilancio con risultati positivi, oltre ad ogni ottimistica previsione.
Quindi, per chi sa leggere, i dati contabili analitici e non dare “interpretazioni personalistiche” dei dati macro aggregati presenti nel Bilancio di Previsione 2022 -2024, si renderà conto, che questa “Amministrazione”, ha una Visione Politica, atta a superare questi momenti difficili di crisi globale, con un complesso di azioni che prefigurano il domani della comunità e delle prossime generazioni.
Penso, agli investimenti programmati, per circa 60 milioni di euro, di finanziamenti regionali ed europei, che non gravano, quindi, sul bilancio comunale, ma, che andranno a sostenere il sistema produttivo cassanese, le famiglie e il nostro territorio.
Penso al team di tecnici, “acquisiti” dall’Amministrazione Comunale, per poter partecipare come beneficiari e soggetti attuatori al programma di investimenti e riforme previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Penso all’alta qualità dei servizi di raccolta rifiuti, manutenzione del verde, trasporto, servizi mensa, servizi cimiteriali, servizi idrici, che continueremo ad essere erogati senza alcun aumento nelle poste di Bilancio.
Penso ai programmi come la “Lotta alla povertà” per le nostre fasce sociali più deboli e ai servizi per l’integrazione sociale, al programma “Cassano Motore d’Impresa”, per stimolare l’occupazione nel territorio comunale, contenere lo spopolamento e rilanciare l’imprenditoria Cassanese, accrescere, nel contempo, l’attrattività del nostro territorio e della sua vocazione commerciale.
Penso alla lotta, “solitaria” del Sindaco Papasso, contro l’abusivismo edilizio e contro l’occupazione del suolo pubblico per il ripristino della legalità.
Non rispondendo al consigliere Praino, non si è voluto, semplicemente, scadere in sterili polemiche che non giovano al Consiglio Comunale, infatti, provocatoriamente (e non solo), il consigliere citato, solo successivamente alla seconda tornata del dibattito nel consiglio (dopo qualche suggerimento pervenutogli), una volta depositato agli atti, la mia relazione, ha chiesto di “rileggere alcuni passi della relazione” e non “delucidazioni”, su alcune mie affermazioni.
Rimango perplesso, nel constatare, come questa minoranza non colga gli appelli dello scrivente vicesindaco e del Sindaco, più volte lanciate in seno al consiglio comunale, alla pace sociale e alla coesione sociale ad una “visione Politica di insieme” per il bene collettivo e per il futuro della nostra Cassano, ma si continua con “disarmante dilettantismo” e con “espedienti machiavellici” a tentare di creare tensioni a discapito dell’interesse comune della città, su argomenti, quali formaggi di “dubbia” provenienza e sull’incremento dell’indennità degli Amministratori, avvenuta dopo 21 anni di aspettative, previste dalla Legge di Bilancio 2022 e, ripeto, a carico dello Stato, per i comuni delle regioni a statuto ordinario.
Antonino Mungo – vicesindaco e assessore al bilancio
Comune di Cassano all’Ionio
PRIMO COMUNICATO DELLA MINORANZA
DUP e bilancio di previsione finanziario 2022/2024 bocciato dalla minoranza.
I lavori dell'ultima assemblea civica riunitasi il 29.06.2022 nel Palazzo di Città che vedeva due punti all'ordine del giorno; il DUP ed il bilancio di previsione 2022/2024, entrambi bocciati da noi consiglieri di minoranza per ovvi motivi.
Prima fra tutte la presenza tra le entrate correnti della nuova imposta, l'addizionale comunale IRPEF, voluta dal sindaco e dalla sua maggioranza, anche quest'ultima fortemente respinta e contestata dalla minoranza.
Prendiamo atto analizzando il bilancio che l'addizionale comunale Irpef appunto andrà a finanziare le spese correnti quindi anche gli eventi estivi che nel bilancio di previsione ammontano a 520.000 euro, comprensivi di eventuali contributi pubblici ricevuti. Ribadiamo con ancor più forza che l'introduzione di una nuova imposta in questo periodo storico molto difficile per tutti si doveva evitare, tagliando a monte le tante spese superflue.
Altra nota dolente, la presenza delle rate dei mutui contratti dall'amministrazione comunale, oggi più che mai anche questi vanno ad influire negativamente appesantendo il bilancio di parte corrente.
La minoranza aveva già espresso la sua contrarietà alla contrazione di mutui soprattutto se finalizzati ad interventi che potevano e dovevano essere finanziati con altre risorse e finanziamenti di natura pubblica, aspettando bandi dedicati.
Prendiamo atto che l'assessore Mungo, dopo la lettura della sua relazione sul DUP ed il bilancio di previsione non ha potuto, o meglio voluto, rispondere a chiarimenti posti dal consigliere Praino, forse su eventuali suggerimenti di altri.
Nella sua relazione infatti, l'assessore Mungo, si lascia andare a pensieri e commenti personali verso la minoranza che non ci toccano minimamente, commenti come "espedienti machiavellici"che si rispediscono al mittente.
Da quello che si apprende anche dall'ultimo consiglio comunale, se le difficoltà dell'amministrazione comunale sono davvero le spese per le utenze (energia elettrica, riscaldamento, caro carburante) invitiamo a predisporre un piano appropriato per il contenimento delle stesse, contenimenti che potrebbero e dovrebbero arrivare su tanti altri fronti.
Il bilancio di previsione è un documento che ha un forte significato politico, a mezzo del quale attraverso delle scelte si individuano le linee programmatiche con le quali si intende amministrare e noi della minoranza come espresso più volte nel corso della nostra consiliatura non ci troviamo in linea con tanti punti, a nostro avviso importanti su cui non intendiamo cambiare idea.