Il Parco archeologico di Sibari parteciperà, per il secondo anno consecutivo, alla Borsa mediterranea del turismo archeologico che si terrà a Paestum dal 27 al 30 ottobre.
Oltre allo stand dedicato, inserito all’interno dello spazio espositivo del Ministero della Cultura, il Parco sarà presente in due sessioni. Nella prima, calendarizzata per giovedì 27, il direttore dott. Filippo Demma interverrà alla Conferenza del Parlamento Europeo. Nel corso dei lavori, i Direttori dei Parchi e dei Musei statali autonomi si confronteranno tra loro su questioni quali: il sostegno del Pnrr ai Parchi e ai Musei per la valorizzazione dei territori, dei siti e per la promozione del turismo culturale; la programmazione e la produzione turistica per le destinazioni archeologiche; le visioni mediterranee. La seconda, invece, fissata per sabato 29, sarà incentrata su e-Archeo, il grande progetto nazionale del Ministero della Cultura per la valorizzazione multimediale e tecnologica di otto siti archeologici, tra cui l’antica Sybaris. Per il sito magnogreco è stata effettuata una ricostruzione multimediale ed esperienziale integrata, oltre che del paesaggio, delle Porte nord ed est e del Santuario delle divinità orientali Ispide e Serapide.
Non a caso l’edizione di quest’anno della Bmta di Paestum è incentrata sul futuro dell’antico tra metaverso e nuove tecnologie. Un futuro nel quale il Parco archeologico di Sibari, grazie a tutta una serie di scelte operate dalla nuova governance, è già proiettato da tempo.
«L’obiettivo – spiega Demma – è quello di dare continuità alla rivoluzione che abbiamo presentato nel corso della passata edizione. Racconteremo le nostre buone pratiche messe in campo per costruire una base in grado di aiutare il territorio a sviluppare il turismo esperienziale e il turismo sostenibile, per confrontarci con istituzioni, enti locali, organizzazioni datoriali, studiosi, buyer, esperti di settore e giornalisti».
Paestum sarà l’occasione per incontrare 150 espositori da 15 Paesi esteri, 100 tra conferenze e incontri con 550 tra moderatori e relatori, 31 buyer tra europei e nazionali, 140 operatori dell’offerta, 120 giornalisti. Obiettivo dichiarato: promuovere destinazioni turistico archeologiche, contribuire alla destagionalizzazione e incrementare le opportunità economiche e gli effetti occupazionali.
«La Borsa di Paestum – conclude Demma – sarà anche l’occasione per la prima uscita pubblica dei Musei che stanno lavorando alla costituzione della Rete dei Musei della Sibaritide». All’iniziativa, al momento, partecipano il Museo del Codex, il Parco archeologico di Castiglione di Paludi, il Polo Museale Civico di Castrovillari, il Museo delle icone e della tradizione bizantina di Frascineto, il Castello di Corigliano, il Museo Amarelli, il Parco di Broglio di Trebisacce, Torre Mordillo di Spezzano Albanese e si punta a coinvolgere altre realtà territoriali tra cui il Museo del Mare e dell'Emigrazione di Cariati.
Ma lo stand, proprio per dare ancora più forma alla rete socio-culturale che si sta creando attorno al Parco, ospiterà anche realtà associative e imprenditoriali come le Terme Sibarite e i Laghi di Sibari.
Parco Archeologico di Sibari
Ufficio Comunicazione