"La Calabria straordinaria", brand tanto decantato nel primo anno di governo regionale, sta sfumando e gradualmente ci sta restituendo una Calabria ordinaria, senza visione e progettualità di lungo termine, su uno dei settori trainanti l’economia regionale: il turismo.
Con l’acquisizione ad interim della delega al Turismo da parte del presidente Occhiuto di fatto si è segnato in maniera inaccettabile l’arresto di ogni politica pubblica di proposta per rilanciare all’esterno l’immagine della nostra regione. Sono gli atti a parlare.
L’ultimo bando regionale risale al 31 dicembre scorso ed è relativo alla concessione di contributi per manifestazioni sportive valore 600mila euro. Da allora il nulla.
Sembrano lontani i tempi della scorsa primavera quando la Calabria si confrontava agli stati generali per una nuova narrazione regionale fondata sui suoi tratti identitari. Oggi nessuna progettualità e nessuna visione a lungo termine su cui confrontarsi. Con la stagione estiva alle porte l'assenza di iniziative della maggioranza è imbarazzante e non può lasciare indifferenti.
A questo si aggiunga anche il ritardo politico che si avverte su pratiche di primaria importanza: il Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile non è stato ancora aggiornato. L’ultimo risale al triennio 2019/2021, prorogato poi per un anno causa covid. L’anno è trascorso, il covid è passato, ma il piano regionale resta una chimera.
In Sesta Commissione stiamo ancora aspettando di esaminare il “Piano Esecutivo Annuale d'Immagine e Promozione Turistica 2023", mentre quello precedente è stato approvato a marzo dello scorso anno.
Il problema sarà forse un presidente di regione ingolfato dalle troppe deleghe che tiene strette nelle sue mani? Presidente di Regione, commissario alla Sanità e delega al Turismo.
O dipenderà anche da una maggioranza che non riesce ad individuare gli obiettivi, quelli che servirebbero per dare una sterzata per far approdare la Calabria, finalmente, sulla buona strada".
Davide Tavernise