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Cassano. Alla prima esternazione, l'ass. Art. 21 becca una querela

ubriaco-con-fiasco-cm-8-landi.webp.jpgStamattina per le strade a Cassano, i pochi "passeggiatori marciapiedisti" indefessi, commentavano l'ennesima probabile querela del sindaco nei confronti di chi ha osato tentare di ledere l'onorabilità e la serietà istituzionale dei pubblici amministratori. Non sappiamo quante siano state finora le querele presentate al tribunale di Castrovillari da quando è iniziata la sindacatura attualmente in carica, ma riteniamo che siano state parecchie, vista la mole di lavoro affidata ad alcuni avvocati e la ricca somma che ha comportato. Poi in redazione è giunto puntuale il comunicato dell'associazione Articolo 21, destinataria della denuncia e tutto è stato più chiaro. Ci è piaciuto l'incipit in dialetto cassanese dell'articolo e, mentre lo leggevamo ce n'è venuto in mente un altro, sempre in vernacolo, decisamente forse più grossolano e terra terra, che è quello che probabilmente piace di più a chi gestisce in questo momento la cosa pubblica cassanese e che cita un altro articolo che niente ha a che vedere col 21:  "articolo quint, cu u tena mmeane ha bint", la cui traduzione é "articolo quinto, chi ce l'ha in mano ha vinto". Era una delle frasi che si dicevano nelle cantine quando gli avventori giocando a "padrone e sotto" avevano avuto la fortuna di avere la "disponibilità" del fiasco di vino e quindi avevano il potere di far bere solo gli amici. Oggi le cantine non ci sono più, purtroppo, ma gli atteggiamenti da "patrunu" momentaneo del "fiasco", chissà, sono rimasti nel DNA dei discendenti di quegli avvinazzati che ora hanno ben altro da distribuire del bicchiere di vino mezzo annacquato del cantiniere. Non siamo giudici, né avvocati, registriamo quel che accade, lo commentiamo magari con tono sarcastico, ma aspettiamo fiduciosi che ci sia veramente un dibattito davanti ad un giudice, almeno per vedere quale dei due saggi motti antichi prevarrà. (La redazione)

Quann i jurn u ciel jè limpid e siren, non tena pagur nè di trun e nè di lamp…          (Quando al mattino il cielo è limpido e sereno, non si ha paura né di tuoni e né di lampi)

Imbattendosi in alcuni atti della giunta municipale, non si può che essere pervasi da un profondo senso di autentica compassione.

Apprendiamo che la Giunta Municipale riunitasi di buon mattino ha inteso affidare un incarico legale per valutare gli estremi di una querela nei confronti di chi avrebbe avanzato presunte dichiarazioni illecite sullo svolgimento delle recenti prove concorsuali. Tale decisione era così talmente prevedibile che la riteniamo persino tardiva.

Gli aderenti ad ArticoloVENTUNO, certi della propria ineccepibile condotta, intendono cogliere questa opportunità offerta e dichiarano fin da subito la massima collaborazione a fornire tutte le informazioni in proprio possesso, qualora gli organi inquirenti ritenessero utile approfondire il tema dei concorsi di ieri, di oggi e di domani, e magari chiarire anche aspetti riguardanti altri temi amministrativi.

Dispiace constatare come ancora per l’ennesima volta, chi amministra la città non si renda conto della drammatica situazione in cui versa la comunità, ed anziché aprirsi e favorire un sano e leale confronto per elevare il livello della discussione, tenta invece imperterrito di propinare un modello degli anni ‘80 che mira ad alterare l’armonia sociale ed indebolire la vita democratica.

Premesso che la comunità cassanese oggi è interessata da un degrado socio-culturale, economico ed amministrativo mai vissuto prima, è bene ricordare che l’Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO nasce proprio dalla consapevolezza di questo stato di cose e dalla volontà di dare un fattivo contributo per smuovere le coscienze della società civile e stimolare quel dibattito che intenzionalmente è stato spento da ormai troppo tempo.

Lo scopo è di rinvigorire la vita democratica della comunità, promuovendo momenti di discussione, riflessioni e sostenendo e tutelando tutte le libertà di espressione. La città ha bisogno di più e nuovi luoghi intesi come associazioni, movimenti, partiti, agenzie educative, dove i cittadini possono ritrovarsi ed insieme farsi un’idea, discutere ed esprimere liberamente il loro pensiero, uscendo così dalla rassegnazione degli ultimi anni di rinunciare a parlare, o parlare sottovoce, per la paura di essere denigrati e vessati.

Dunque, se chi amministra pensa di imbavagliare ArticoloVENTUNO rifugiandosi in querele temerarie - tra l’altro pagate con i soldi dei contribuenti, giusto per far lievitare la voce di costo del bilancio “spese legali” già abbastanza esosa per un Comune delle nostre dimensioni - è l’ora che se ne faccia una ragione perché questi metodi non attecchiscono più: è un tempo nuovo!

Chi ha il compito di amministrare un territorio come Cassano, interessato nel recente passato da un pesante provvedimento di scioglimento, deve responsabilmente e con rigore lavorare per far sì che l’Istituzione riacquisisca quella giusta credibilità e fiducia che è stata lesa. In tale contesto, l’amministrazione comunale invece di apprezzare il nostro contributo ed il tentativo di riavvicinarla con quello che poi la gente comune realmente vive nella quotidianità (infatti ArticoloVENTUNO ha semplicemente dato voce ad un malessere e ad una forte preoccupazione percepita nella collettività), ci ritiene dei rompiscatole ai quali infliggere una bella punizione, querelandoci.

Siamo semplici cittadini, quindi di certo avvertiamo il forte peso e la responsabilità di esporci personalmente, così come di poter essere “puniti” finanche nella sfera familiare, ma altresì avvertiamo l’urgente necessità di discutere e dire le cose per affermare il bene comune, necessità questa che scaturisce dalla consapevolezza di quanto queste cose appartengono alla comunità.

Ma in quale altra comunità civile e democratica si assiste ad un atteggiamento del genere? Gli uomini e le donne che al governo adottando tali mezzucci, sono meritevoli di essere definiti classe dirigente?

In conclusione, rassicuriamo la città che ArticoloVENTUNO non si farà intimidire e proseguirà nell’attività appena iniziata per offrire il suo contributo affinché si affermi un nuovo modello culturale, nella convinzione che sia l’unica giusta strada da perseguire per aiutare la città ad uscire dal pantano in cui è precipitata.

Associazione politico-culturale

ArticoloVENTUNO

 

(Un motto imparato nel paesi nordici: "Sempre sia lodato il coglion che ha pagato", a noi piace dire: Brindare è bello, ma non alla salute dei fessi che pagano, il brindisi potrebbe risultare indigesto).

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