La soppressione e la messa in liquidazione degli attuali consorzi di bonifica passando ad un un unico ente regionale, denuncia il sindacato Si.F.U.S. - CONF.A.L.I.: "innanzitutto parte da un non coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e datoriali del settore. La proposta della maggioranza regionale di centrodestra, come si sa prevede la creazione di un unico Consorzio di bonifica a livello regionale. Siamo contrari– ha detto il segretario regionale Gabriele Iazzolino – nel sostenere una visione del genere, che riduce i Consorzi di bonifica per una mera questione economica e che priva di una politica decentrata vera con i territori e il settore agricolo".
Pertanto chiediamo al governo regionale, "con il quale siamo pronti al dialogo e al confronto, aggiunge il Segretario nazionale del Si.F.U.S.- Maurizio Grosso- considerando l’importanza dei consorzi di bonifica, che assicurano il mondo agricolo sotto tutti i punti di visita, oltre a quello economico, anche a quello che attiene al dissesto idrogeologico, a formulare una proposta che porti ad una soluzione all’attuale crisi strutturale dei Consorzi di bonifica. Una soluzione che non può prescindere dal coinvolgimento di tutti gli attori principali, per evitare anche il totale depauperamento dei territori, con gravi ricadute occupazionali".
Per il Si.F.U.S. Calabria:«la realizzazione di un Consorzio unico non è la giusta soluzione,perché innesca un processo di centralizzazione che non ha motivo di esistere anche in considerazione dell’estensione del territorio calabrese in gestione ai Consorzi e alle complessità dei comprensori stessi da gestire.
Siamo consapevoli che la concertazione e la partecipazione di tutte le forze interessate – hanno ribadito Iazzolino e Grosso - siano le uniche condizioni affinché si possa procedere ad una soluzione atta a generare una proposta condivisa, in funzione e a tutela dei territori".