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Cassano. Feste e festicciole, in 6 mesi più di 250mila Euro gettati al vento

festa di piazza antica.jpgNel mentre a Milano, città di riferimento per qualità della vita, opportunità e reddito pro capite, si rinuncia a fare il Capodanno con artisti in piazza e nel mentre l’Europa discute di regole che agitano lo spettro ‘’dell’austerità’’, qui cantiamo e suoniamo in cambio di voti.

Da questa pagina Facebook pochi giorni fa abbiamo denunciato quella che è l’intenzione del Comune di Cassano di destinare per il capodanno 2024 in piazza ben 100.000 + iva.

Di seguito vorremmo sottoporre alla riflessione di chi ci segue un po' di nostre considerazioni, dettate dal buon senso. Ragioniamoci su insieme. 

Perché per noi ciò rappresenta uno spreco di denaro pubblico e critichiamo la scelta fatta dall’Amministrazione?

Certamente viviamo in un contesto economico e sociale estremamente fragile e ci viene confermato dai dati allarmanti che provengono proprio dai canali ufficiali, prima fra tutti lo sproporzionato numero di nuclei familiari che accede al sostegno alimentare offerto dal Comune (il cosiddetto “pacco alimentare”).

Così come pensiamo, per esempio, agli esercenti di quelle poche attività commerciali, che soffocati dall’inasprimento della fiscalità, fra i rincari delle utenze e prezzi delle materie prime sempre più alti, a stento riescono a far quadrare i conti.

Per non parlare poi dei tanti anziani soli, spesso senza figli e nipoti perché emigrati per lavoro a causa di una mancata politica lungimirante che non ha provveduto a creare posti di lavoro.

A ciò aggiungiamo poi i tanti, tantissimi fratelli migranti di cui il Comune è strapieno, i quali per la maggior parte vivono in condizioni di povertà estrema nei tuguri del centro storico ammassati e con servizi igienici precari. Potremmo ancora parlare di tante sacche di povertà nascoste (economiche e non) che la nostra città vive.

Davanti a questo scenario, noi non immaginiamo un’Amministrazione che si piange addosso, e per questo sicuramente organizza un momento a Capodanno per ritrovarsi in piazza tutti assieme, festeggiare allegramente e condividere i buoni propositi del nuovo anno, con parsimonia e oculatezza, perché ha contezza e rispetto per quello che rappresenta oggi il denaro e destina al momento festoso delle esigue risorse finanziarie (dell’ordine di 20.000, max 30.000 €).

Almeno così dovrebbe essere.

Non lo fa a sbafo, come se non ci fosse più un domani ed in barba allo stato di difficoltà che tutta la comunità indistintamente vive tenuto conto che solo cinque mesi fa, per il cartellone della stagione estiva, sono state sperperate somme esorbitanti (150.000 euro circa).

Possiamo spendere davvero tutti questi soldi in così pochi mesi? E nel frattempo, i cittadini nel leggere tutte queste somme, si apprestano al pagamento dell’Imu.

Si pensi a quante risorse risparmiate potevano essere destinate ad altro: per esempio, abbiamo letto di un’interessante iniziativa promossa dall’assessorato alla cultura del Comune chiamata “zaino sospeso” che però destina solo 500 € a plesso scolastico (una sciocchezza, visti ormai i prezzi anche del più banale e semplice materiale di cancelleria) per gli alunni appartenenti a nuclei familiari in difficoltà. 

Per esempio, perché non organizzare un Pranzo di Natale solidale con tutti quei nostri concittadini, connazionali e non, meno abbienti? 

Perché non investire in una piccola struttura comunale , dove i tanti migranti che ritornano dai campi possono usufruire di servizi igienici adeguati dove potersi fare una bella doccia con acqua calda? 

Sul territorio ci sono intere comunità appartenenti alle più svariate nazionalità, alcuni soli ed altri con i propri nuclei familiari, ai quali abbiamo l’obbligo morale di garantire una vera accoglienza ed integrazione, e non solo di facciata.

Un’Amministrazione degna di tale nome, non si può e non si deve rivolgere solo a chi ha “la panza chjina” ed ha voglia di cantare e ballare.

Il secondo punto di riflessione riguarda la data scelta e questa spasmodica competizione con i comuni viciniori per far vedere i muscoli su chi fa la festa più grossa e richiama l’attenzione delle telecamere.                     

Ha davvero senso investire 100.000 € + iva del bilancio comunale per poche ore di musica, se si considera che già anche altri Comuni a pochi km (tipo Corigliano-Rossano, Cosenza e Crotone) hanno organizzato serate simili?

 A Cassano verrà qualcuno da queste città per assistere al nostro Capodanno in piazza (tra l’altro con una band sicuramente molto in voga, ma che solo questa estate è stata già in concerto su questo territorio negli eventi promossi a Corigliano)? 

Chi verrà da fuori cenerà e pernotterà in qualche nostra struttura e ci sarà una ricaduta economica anche sulle attività ristorative ed alberghiere che hanno già tutto pieno? Abbiamo chiese, grotte aperte e musei da far visitare per quella notte? 

Sono in programma delle visite guidate includendo il presepe vivente, semimovente ed altri presepi?

Nella delibera di giunta, per giustificare una spesa così sproporzionata, si legge testualmente “Il Comune promuove lo sviluppo del patrimonio culturale in ogni sua espressione e ne promuove lo sviluppo ed il progresso culturale, civile, sociale ed economico” . 

A nostro avviso quella notte non si promuoverà un bel nulla, ma solo del (si spera) sano divertimento accompagnato da un bel po' di brindisi (ben venga assolutamente, ma ciò non può costare tanto alle tasche dei cittadini) che si esaurirà in un bel nulla alle prime luci dell’alba.

Noi abbiamo appunto un’idea diversa di come andrebbero spesi i soldi pubblici, ma se proprio era indispensabile organizzare un grande evento e spendere così tanto, a nostro avviso sarebbe stato opportuno organizzarsi per farlo in una data diversa, tipo a Natale o all’Epifania, così da non entrare in competizione con gli altri eventi del territorio e consentire magari anche e soprattutto a gente di fuori Cassano di partecipare.

Si parla tanto di territorio, area vasta, Sibaritide, addirittura abbiamo elaborato un PSA finanche con il Comune di Calopezzati (che dista oltre un’ora di auto da Cassano), ma poi non si è in grado di mettere allo stesso tavolo gli assessori al turismo dei Comuni di questa area, non per programmare un evento o un cartellone assieme, ma quantomeno per sincronizzarsi e fare così in modo di non creare sovrapposizioni di eventi. 

Ed ovviamente questo ragionamento va esteso anche alla programmazione estiva, dove spesso negli ultimi anni, contemporaneamente a distanza di pochi km sulla costa si assiste a più eventi rilevanti nella stessa serata.

Queste sono solo alcune delle ragioni che ci portano a dire NO alla decisione scellerata di una spesa così esosa per il Capodanno in piazza a Cassano.

articolo 21Ufficio comunicazioni ArticoloVENTUNO

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