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Compiti per casa agli amministratori di Cassano

compiti-e-doveri.jpgLe vacanze pasquali, una volta ottemperati i doveri istituzionali di partecipazione a processioni e allegati vari, offrono la possibilità di svolgere anche i compitini assegnati dai cittadini a chi é stato "votato" per amministrare la cosa pubblica. Si proprio così, non è stato nostro Signore ad averli indicati "ditocraticamente", ma il voto dei cittadini e a loro qualche risposta bisogna darla, il gioco democratico lo prevede. Forti di questo assunto basilare della democrazia, i cittadini di Cassano, che si riconoscono nel Movimento Politico "Articolo 21" hanno sottoposto un po' di domandine facili facili al sindaco ed ai suoi baldi scudieri. BUONA E SANTA PASQUA. (La redazione)

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ULTERIORI OSSERVAZIONI E RICHIESTE IN MERITO ALLA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI

Ad integrazione ed approfondimento di ciò che è stato recentemente pubblicato sul sito infosibari.it il 10/03/2024 e sul sito calabriainchieste.it sabato 16/03/2024, si vogliono produrre ulteriori osservazioni e richieste in merito alla delibera della Corte dei Conti (CdC) nr. 133/2023/PRSP che ha interessato il controllo dei conti pubblici del Comune di Cassano Allo Ionio per il quale noi cittadini non possiamo rimanere indifferenti ma che costituisce fonte di enorme preoccupazione soprattutto in considerazione sullo stato di disordine contabile, come ammesso dallo stesso Comune nella sua corrispondenza con la Corte dei Conti che, a nostro modesto parere, può condurre a gravi squilibri finanziari, anticamera di un pre-dissesto o peggio di un dissesto che giammai vorremmo rivedere nella nostra Casa comune memori di una stagione, quello della crisi dei conti pubblici, ormai passata ma che all’epoca sembrava interminabile, come se non se ne dovesse mai uscire.

A tal proposito si osserva e chiede quanto segue:

* quanto abbia inciso la recente introduzione di una nuova tassa nel nostro comune quale l’addizionale comunale Irpef e che effetti abbia sortito in termini di incasso l’affidamento dell’attività di riscossione ad un nuovo soggetto quale la SOGET che ha pignorato su larga scala i conti correnti degli evasori del nostro comune;

* quanti residui attivi ante 2015 non sono stati interessati dal riaccertamento straordinario di quell’anno ricordando che il picco in termini quantitativi dei crediti vantati dall’ente ha riguardato l’anno 2021 per Euro 9.127.085,25 da come si legge nella delibera CdC.

Secondo il Dup (documento unico di programmazione) di ultima approvazione, il debito medio per abitante nel nostro comune schizzerà da Euro 168,31 del 2022 ad Euro 291,88 del 2024: un aumento pari a più del 73%! 

Incremento che comporterebbe un’eccessiva onerosità dei debiti ed impatterebbe negativamente sulla tenuta dei conti pubblici e futura sostenibilità del debito contratto, il tutto a discapito delle generazioni future in relazione alla ridotta capacità riscossiva dei tributi nel nostro ente.

Dallo stesso Dup risulta poco chiara la qualità e le relative ricadute (positive se vi sono) sulla collettività ed anche in termini di transizione ecologica degli investimenti proposti dalla giunta, quali la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport ed altri interventi nel settore agonistico finanziati ricorrendo al Credito Sportivo (altra esposizione debitoria!!!) o la continua bitumazione delle strade pubbliche quando il problema del loro ammaloramento risiederebbe a monte, ossia nella mancata difesa idrogeologica del suolo; 

si chiede pertanto il senso di tali tipi di interventi in un comune afflitto dallo spopolamento e denatalità quando a nostro avviso si dovrebbero attrarre nuove iniziative industriali ed artigianali private, con la creazione di un’area pip inesistente nel nostro territorio e contemporaneamente riqualificando il prezioso ed incantevole centro storico di Cassano, quale fonte di richiamo per nuovi residenti annoverando la città delle terme tra i più bei borghi d’Italia.

La mancanza di una puntuale programmazione degli investimenti non affiancati da cronoprogrammi adeguatamente dettagliati e coerenti con il piano delle spese in conto capitale, avrebbe comportato un errato computo del fondo pluriennale vincolato secondo la delibera della CdC. 

Inoltre l’abitudinario ricorso ai debiti fuori bilancio, prassi in contrasto con i principi contabili (ammessa se non in via del tutto eccezionale dal TUEL), porterebbe, unitamente alla predetta mancata programmazione, ad una inattendibilità dei bilanci comunali e quindi ad un deterioramento della tenuta dei conti pubblici.

Anticamere queste, di un pre-dissesto o nel peggior dei casi ad un dissesto: stagione questa già infelicemente vissuta dalla nostra comunità e che non si vorrebbe che si ripeta in un futuro immediato.

Dalla delibera della CdC, il quadro che emerge è abbastanza inquietante e poco rassicurante per il cittadino medio soprattutto nel caso in cui il settore amministrativo dell’ente non dovesse accogliere le indicazioni della Corte per una corretta gestione contabile ed un miglioramento dell’attività riscossiva da rafforzare notevolmente anche a costo di inimicarsi enormi strati del corpo elettorale, data la scarsa esigibilità dei tributi le cui percentuali viaggiano purtroppo per le casse comunali su esigue percentuali di raccolta pari al 20% o 30%.

Lo stralcio per milioni di euro di residui attivi vetusti ed inesigibili nel bilancio comunale, comporterà sicuramente nel breve termine una notevole compressione degli spazi di manovra nella componente spesa ma questo sacrificio (necessario) darà nel medio e lungo termine i suoi frutti: sane finanze ed attenuazione dell’incessante sorveglianza della Corte. 

Infatti non si pensi che la delibera della CdC sia un evento episodico e sporadico a sé stante per il quale non ci sarà alcun seguito ma lo si consideri spia di una futura attenzione costante e pervasiva sull’operato degli amministratori che saranno osservati speciali per la magistratura contabile.

La prosecuzione su questo binario di mancato adeguamento ai dettami della CdC farà sì che i controlli dei giudici di via Crispi in Catanzaro saranno sempre più penetranti e pervasivi potendo causare gravi squilibri finanziari ed onerose conseguenze in termini di danno erariale: è infatti notizia del 14/03 us di un intervento della stessa Corte sulla rideterminazione della cassa vincolata 2021 prontamente recepita dall’attuale responsabile del servizio finanziario attraverso propria determina.

Fintanto che dura tale stato di disordine nei conti dell’ente la vigilanza dei giudici contabili sarà sempre più costante e rigida sull’operato dell’amministrazione comunale con gravi limitazioni del loro potere di autodeterminazione politica incidendo altresì negativamente sui servizi resi alla collettività in quanto gli spazi di manovra saranno sempre più limitati in quanto dettati dalle rigorose regole imposte della Corte la cui azione di controllo trae ispirazione dalla normativa vigente.

* Inoltre, si vuole chiedere al Sindaco della Città delle terme, in sede di approvazione del bilancio di previsione, a quanto ammonterebbero le royalties da discarica, quali entrate future correnti previste sicuramente esigibili e se dovessero risultare di importi elevati come si prefigura, gli vorremmo ricordare che i suddetti introiti risulterebbero un’importante voce di bilancio e notevole risorsa per la tenuta degli equilibri finanziari del comune ancora una volta in un’ottica di scambio nefasto tra salute dei cittadini e tutela del territorio da una parte ed interessi economici dall’altra.

Come postilla finale si richiede infine se tutti i revisori dei conti abbiano firmato la relazione sul bilancio di previsione da pubblicare sull’albo pretorio del Comune come anche tutte le ulteriori future delibere della CdC che presumibilmente saranno notificate di qui a breve.

articolo 21Ufficio comunicazioni ArticoloVENTUNO

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