La notizia che riportiamo scaturisce dal comunicato che il Movimento per la Vita ci ha inviato. Apprendiamo che una delle tante "giornaliste d'assalto" che ultimamente proliferano dalle nostre parti (e non solo), fingendosi incinta, si è recata presso un centro della sucitata organizzazione di volontariato per scoprire chissà quale magagna. Stigmatizzare un fatto del genere é difficile, si tratta di un'azione che non trova l'aggettivo giusto per essere ben definita ma noi ci vogliamo sbilanciare: miserabile! (La redazione)
LA RISPOSTA DEL MPV E DEL CAV DI CASSANO ALLO IONIO
Negli ultimi tempi assistiamo in tutta Italia ad uno spiacevole attacco a Centri di aiuto alla Vita (CAV) e Movimenti per la Vita (MPV) sia attraverso atti vandalici che attraverso interventi mediatici. In data 30 aprile il CAV di Cassano allo Ionio ha subito l'ingerenza di una giornalista che fingendosi una paziente intenzionata all'IVG, ha registrato, a insaputa dei volontari e al fine di metterne in cattiva luce l'operato, il colloquio svolto.
Si precisa che la quotidiana presenza del CAV di Cassano allo Ionio in ospedale dal 2002, ha portato risultati innegabilmente positivi con la nascita di circa 415 bambini (numero in difetto, visto che di molti esiti positivi non si ha la documentazione). Si sottolinea inoltre che i colloqui mirano a valorizzare quei 7 giorni previsti dalla legge 194, affinchè la donna, in quel lasso di tempo possa riflettere sulla reale presenza del figlio e, col sostegno affettivo, psicologico, medico, legale ed eventualmente anche economico (attraverso il Progetto Gemma), possa valutare soluzioni alternative all'aborto. I CAV sono sempre fedeli alla loro missione, animata da uno sguardo contemplativo sul figlio nel grembo della mamma e sulla mamma, entrambi persone, entrambi preziosi, entrambi abbracciati.
Si constata, nel corso degli anni, che molte donne giungono alla decisione di interrompere la gravidanza per solitudine che genera paura, molte non sono in realtà libere nella loro scelta, perchè condizionate da pregiudizi o da violenza psicologica in ambito familiare o lavorativo e, se a loro si offre un valido e concreto supporto, volentieri accolgono il figlio, lasciando prevalere la naturale inclinazione di ogni donna alla maternità.Quanta gratitudine manifestano apertamente le donne aiutate, per il sostegno e la disponibilità ricevuta in un momento di difficoltà, nessuna di loro si è mai pentita di aver scelto la vita.
La custodia di ogni vita umana è valore civile: "Lo Stato...riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio"( Art. 1 legge 194 ). E'questo, dunque, compito precipuo delle istituzioni di una società che si definisce civile. Una società giusta non si costruisce con l'eliminazione degli innocenti, e non dimentichiamo che la Convenzione sui diritti del fanciullo, ratificata dall'Italia, chiede che il bambino sia legalmente protetto sia prima che dopo la nascita.
La nostra è una sfida ad una mentalità di morte, una proposta per una rivoluzione culturale positiva, per costruire una società accogliente verso ogni vita umana a cominciare da quelle più vulnerabili e fragili, per prevenire l'aborto e aiutare le troppe donne che ancora oggi sono costrette ad interrompere una gravidanza per indigenza, emarginazione, abbandono, violenza, pressioni familiari o ambientali.
C'è una stanza, un punto di ascolto, al quarto piano dell'ala nuova dell'Ospedale di Castrovillari, aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 11, dove chiunque si trovi ad affrontare una maternità difficile, può trovare ascolto, vicinanza e aiuto concreto.
Presidente CAV Presidente MPV
Rosella Maria Antonelli Filena Alfano