Il nostro beneamato governo ha rimosso una delle ultime ingiustizie che offendevano la nostra nazione: quella dei fortunati Gastoni che sbeffeggiavano gli sfortunati Paperini.
Ora i fortunati dovranno pagare una tassa doppia sulle loro sfacciate vincite al gioco, e gli sfortunati potranno, alla faccia dei primi, giocarsi fino all’ultimo euro senza pagarci nessuna tassa. Sono soddisfazioni.
Anche la sventura della morte ha trovato infine la sua giusta rivalsa. Tutti i geniali viventi, presi a calci nel sedere durante la loro stentata esistenza, ora, dopo una cinquantina d’anni dalla loro dipartita, potranno fregiarsi di “rappresentare l’orgoglio della Patria” (cit. Mattarella su Totò).
E che dire dei cretini? Per saecula saeculorum tenuti ai margini del potere e della cultura, e trattati come fossero dei cretini? Oggi, risollevati da una ingiusta e mortificante esclusione sociale, si vedono proiettati ai vertici delle istituzioni politiche e culturali. Quando anche intervistati quotidianamente dalle televisioni, sul loro parere inerente tutti gli accadimenti del mondo conosciuto.
Vogliamo parlare dell’ignoranza? “Analfabeta” è stato, nei secoli bui del passato, quasi un insulto sanguinoso. Guardiamo oggi come tale stato culturale ha ripreso giustamente piede nella maggioranza della società civile. L’arcaico geroglifico egiziano o la scrittura cinese con i suoi logogrammi e pittogrammi, considerate forme superate dai successivi sistemi di scrittura occidentale, hanno ripreso, giustamente, centralità logica di comunicazione scritta. Per dire “albero di quercia” è inutile, si è finalmente capito, starlo a scrivere con le astruse lettere dell’alfabeto: basta disegnarlo o mostrare direttamente proprio l’immagine della stessa specie arborea. Sublime sintesi espressiva.
Anche la comunicazione ad altri delle nostre situazioni umorali risulta ora molto più diretta ed efficace: le cento faccine di Facebook si attagliano perfettamente ad una qualsiasi sfumatura espressiva del nostro volto.
Pure gli scambi verbali hanno, di conseguenza agli scritti, subìto una salutare sintesi: “È pronto da magnà?”, ovvero: “Stasera c’è a partita.”, o al massimo: “Mò vado a dormì.”; queste semplici considerazioni sostituiscono proficuamente le snervanti conversazioni del passato.
Perfino sul fronte internazionale si è fatta giustizia di alcune falsità.
L’ingombrante leader nordcoreano Kim Jong-Un, fino ad oggi preso sottogamba dalla diplomazia degli altri stati, ha dimostrato la sua avanzata visione filosofica e scientifica.
Animalista convinto della superiorità di quel mondo, è riuscito a far marciare intere moltitudini con il passo dell’oca ed il cervello di gallina.
Sul fronte scientifico si è posto all’avanguardia, realizzando missili dal leggerissimo scafo in cartongesso e propellente biodegradabile di cicoria pressata e liofilizzata.
Non solo, ma è riuscito a realizzare testate che, superando l’obsoleta scissione atomica, fondono la potenza dell’esplosione con la devastazione del gas tossico: si tratta di una micidiale reazione a catena scatenata, invece che sull’inquinante e radioattivo plutonio, su trecce d’aglio tenute insieme da un pastone di gorgonzola e pecorino.
Del resto si sa, in guerra e in amore tutto è permesso; una volta scomparso l’amore (degradato a cuoricino di Facebook), cosa ci resta fare?
Sgrunt (invece di cordiali saluti).
Maurizio Silenzi Viselli.