Da circa 20 anni è terminato il terribile conflitto nei balcani tra le diverse etnie che compongono la popolazione locale e la NATO continua a mantenere, in particolare nel Kosovo, un presidio onde garantire la convivenza pacifica tra le popolazioni di origine Serba e Albanese. Come altri nostri giovani concittadini che hanno scelto di mettere a disposizione le proprie capacità umane e professionali nelle file dell'Esercito, dei Carabinieri, della Finanza ecc. anche il nostro compaesano Salvatore Scorza decise qualche decennio fa di intrantraprendere la carriera militare e così è stato impiegato in diverse missioni di pace, dapprima in Bosnia e poi appunto nel Kosovo, dove tutt'ora svolge con grande attenzione il non facile compito di "osservatore" per garantire tranquillità ad una popolazione che è stata vittima di una guerra fratricida e che tanto sangue innocente ha visto spargere in quelle contrade. Il nostro Salvatore, che nel frattempo ha fatto una brillante carriera, col grado di Sergente Maggiore Capo, ha trascorso il Natale nel Kosovo con una sua collega salernitana, per presiedere ad una donazione fatta ad una palestra e ad un asilo nido.
Abbiamo appreso la notizia dal quotidiano pesarese "Il Resto del Carlino", il cui articolo con maggiori dettagli, alleghiamo alla presente nota e siamo particolarmente lieti e orgogliosi del nostro Salvatore che ricordiamo con grande affetto quando da ragazzo difendeva i colori della squadra locale di calcio, con forza e determinazione, dimostrando sempre le sue preziose doti di grande generosità.
A lui e alla sua famiglia che vive a Pesaro inviamo i notri più sentiti AUGURI per queste festività nell'attesa di tributargli di persona la nostra stima, il nostro affetto e la nostra riconoscenza per aver onorato il nome della sua terra di SIBARI con la dedizione al delicato lavoro che ha scelto di svolgere. GRAZIE SALVATORE.
Antonio M. Cavallaro