LEGALIZZIAMO TUTTO E SANTI BENEDETTI - “Legalizzare la droga.”, si sente proporre sempre più spesso, “Per togliere alla malavita i relativi guadagni”. E finalmente si va nella giusta direzione! Come è già virtuosamente avvenuto col gioco d’azzardo: la legalizzazione ha trasformato lo Stato in biscazziere, inondando la nazione di corrette slot machine, gioiosi gratta e vinci ed audaci scommesse, che hanno ampliato e dirottato nelle casse statali grandi risorse. Alla faccia dei mascalzoni.
Lo stesso potrebbe avvenire con le droghe. Naturalmente sui preziosi pacchetti troveremo le scritte: “Fatti una canna sì, ma con criterio!”, oppure “Sniffa cocaina sì, ma responsabilmente!”, ovvero “Non fare troppo l’eroe con l’eroina!”.
Già si parla di altre frontiere di civiltà da raggiungere.
Come togliere a Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta i proventi del pizzo? Semplice, saranno i vigili urbani a sostituirsi ai picciotti incaricati della raccolta. Basterà far loro seguire idonei corsi di aggiornamento, tesi a far loro assumere, al momento del forzato, ma legale prelievo settimanale agli imprenditori, la giusta espressione truce, la corretta parlata biascicata ed incomprensibile e le precise intonazioni minacciose.
Più complessa la legalizzazione dell’istigazione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. In quel caso occorrerà approntare corsi speciali ai quali iscrivere, previo argomentazioni molto convincenti, e, nei soggetti più recalcitranti, anche fisicamente dolorose, signorine selezionate, con appositi concorsi di bellezza farlocchi, tra le più avvenenti.
Anche la legalizzazione delle rapine in banca, dei furti in appartamento o dei semplici scippi, richiederà la formazione di corpi speciali addetti alle varie specializzazioni.
Semplicissima invece la legalizzazione dell’omicidio. Basterà richiedere gli appositi moduli di richiesta, versare col bollettino postale allegato la somma relativa (indicata a parte in un menù. Esempio: Suocera 1.000 euro; Cognato 15.000 euro; Capoufficio 20.000 euro; Stragi, forfettari 100.000 euro), e procedere senza ulteriori indugi all’eliminazione concordata. Si potrà scegliere a piacere lo strumento operativo: veleno, sciabola, spinta giù per le scale, ecc. Tutto qui.
Verrà anche legalizzata la “mazzetta”. Il politico dovrà rilasciare una regolare fattura. L’Iva, in questo caso, trattandosi di transazione oramai considerata tradizionale e quindi culturale, sarà facilitata, come per i libri, al 4%.
Per altri vecchi reati (truffa, violenza privata, crolli dolosi, lesioni personali, violazione di abitazione, ecc. ecc. per circa cento casi), essendo stati depenalizzati, e quindi già seguenti corso legale, si proseguirà nel virtuoso andazzo attuale.
TRIPOLI, BEL SUOL D’ORROREEE..! BOLLETTINO DELLE OSTILITÀ
Le alterne vicende, che hanno visto, dopo la sconfitta di Cartagine la romanizzazione della Libia, e dopo altri interminabili sconquassi la sua acquisizione da parte dell’Impero Ottomano, e poi ancora la gloriosa vittoria italiana nel 1912 contro di esso e la conseguente riconquista della Libia, e di nuovo la perdita del territorio durante l’ultima guerra, fino alla sua dichiarazione d’indipendenza nel 1951, sono finalmente riapprodate ad un deciso contrattacco italico.
La tattica usata dal nostro governo è stata molto astuta.
Dopo aver ammassato ingenti forze navali, camuffate da navi soccorso, ma strapiene di volontari inferociti, a largo delle coste libiche, ed al canto di “Tripoli, bel suol d’amoreee/ La stella d’Italia, ci addita un tesooor…” (testuale dalla nota canzoncina), si è scatenato l’assalto a terra delle inarrestabili forze nazionali.
Tutti i Libici che, ingenuamente, con il primo caldo sole di maggio, si godevano le loro dorate spiagge, o sguazzavano felici ed ignari nel loro splendido mare, sono stati fatti prigionieri e trascinati in catene sulla flotta ancorata a pochi metri dal “bagnasciuga” (cit. Mussolini: Discorso del bagnasciuga).
E come battevano i cuori dei nostri audaci mentre cantando: “Naviga o corazzata/ Benigno è il vento/ E dolce la stagion/ Tripoli, terra incantata/ Sarai italiana/ al suono dei soldooon…” (testuale, salvo aggiornamento: soldon, invece di cannon), trasferivano nei porti italiani le prede razziate golosamente.
Ma questa è solo la battaglia iniziale che prelude alla vittoriosa e più ampia guerra che, come ha già anticipato il nostro governo, vedrà le nostre forze andare a fare prigionieri anche dentro, ed oltre, l’ostile deserto africano, fino al rastrellamento dei nemici in tutto l’intero continente.
L’economia italiana subirà una decisa crescita (era ora!), grazie agli alberghi grattacielo che sorgeranno ovunque per trattenere a forza i nemici catturati.
Per non parlare del settore alimentare, che vedrà il suo esponenziale incremento quando, tali moltitudini, saranno costrette a trangugiare la salutare “dieta mediterranea” invece delle loro solite sbobbe.
Buone prospettive anche per il settore agricolo. Infatti, i più prestanti giovanottoni catturati, saranno impiegati per la raccolta di pomodori, broccoli ed altri preziosi prodotti della nostra fertile e santa terra, ora abbandonata per mancanza di manodopera disponibile.
Il settore della moda si sta già adeguando, con la produzione di eleganti capi d’abbigliamento da proporre ai nuovi arrivati una volta obbligati, con opportuni e molto convincenti metodi, a naturalizzarsi (vedi tre significativi esempi).
Maurizio Silenzi Viselli