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Cassano. Htl Terme Sibarite, oggetto del contendere

terme sibarite.jpgCassano non ha molto da offrire agli appetiti di arrivisti che utilizzano la politica direttamente o indirettamente per i propri interessi. Eppure per quel poco che c’è non mancano, e non sono mai mancati a dire il vero, piccoli e grandi imbrogli, inciuci, ricattucci  ecc. ecc. Stiamo assistendo da qualche giorno a quel che sta succedendo a Casa Serena con una “querelle” finita in querele vere e proprie presentate all’autorità giudiziaria e con la nomina da parte dei commissari prefettizi di un nuovo Consiglio d’Amministrazione composto da professionisti che vengono da lontano, due di loro addirittura da San Giovanni in Fiore e da Taurianova! Abbiamo assistito negli ultimi anni ad assunzioni “ditocratiche”, a nomine per “meriti amicali” o peggio ancora. Si sgomita alla fine per pochi spiccioli. Cose da pazzi.

Da qualche mese si è posto anche il problema della gestione dell’Hotel Terme Sibarite, altro oggetto che ha acceso le brame di “gentarella” che grazie alla politica del “salterello”, passando da uno schieramento politico all’altro con la stessa disinvoltura con cui le peripatetiche passano da un cliente all’altro, tentano di accaparrare per se o per qualche amico di merende, il succoso bocconcino, senza, tra l’altro, avere alcuna competenza specifica nel difficile settore dell’accoglienza turistico-alberghiera. Tutto ciò dopo aver malamente messo alla porta, con intrighi di bassa lega, coloro che per anni hanno portato avanti decorosamente un’attività difficile in un contesto politico e civile quanto meno complicato come quello cassanese.

Tutti sappiamo che il complesso termale nella sua interezza (Terme e Hotel) sono di proprietà della Regione Calabria, quindi nomine, affidamenti ecc ecc sono da sempre competenza della politica, cosa questa che ad ogni cambiamento di “nocchiero” ha suscitato e suscita gli appetiti dei soliti arrivisti, di cui facevamo cenno pocanzi. Questa volta è sceso in campo anche l’avv. Giuseppe Giudiceandrea, consigliere regionale del PD che il mega-galattico presidente Oliverio, guardandosi bene dal dargli un assessorato, ha nominato “delegato speciale per le Terme Sibarite” e quì, dimenticando probabilmente gli insegnamenti dei genitori, comunisti di vecchio stampo dei quali dice di essere molto fiero, ha cominciato a “begare” per soddisfare le “esigenze” degli occasionali compagni trovati lungo la strada delle Terme.

Si cerca di fare in fretta per accaparrarsi la gestione della struttura, creare insomma un “fatto compiuto”, prima delle prossime consultazioni politiche regionali, che molto probabilmente manderanno a casa tutta la “troupe” traballante del PD. Riportiamo di seguito tutto lo sviluppo di una serie di interessanti  BOTTE E RISPOSTE tra il prof. Luigi Adduci portavoce del movimento l’Aquilone, di matrice autenticamente di sinistra, e l’avv. Giudiceandrea rappresentante del PD calabrese, che lungo la strada per Damasco (leggasi, Terme sibarite) dimenticando le radici sinistrorse è stato probabilmente illuminato dalla lanterna di un mite, ma furbetto e servile valletto nostrano. BUONA LETTURA.

 

BOTTA

adduci.jpgLettera Aperta All’On. Giuseppe Giudiceandrea, in qualità di delegato “speciale” del Presidente della Giunta Regionale per la gestione delle Terme Sibarite. Egregio On.le, abbiamo seguito le sue fatiche a Cassano Jonio per il rinnovo del consiglio comunale delle ultime elezioni amministrative e abbiamo apprezzato la sua capacità di selezione molto opportuna di una lista che ha riscosso un notevole successo elettorale. Non è il caso di soffermarci sugli effetti che la sua lista ha prodotto sulle ultime vicende politico-istituzionali cassanesi. Ci rivolgiamo a Lei per quel che riguarda la gestione delle Terme Sibarite perché il presidente in carica (rectius, amministratore unico) è una “sua personalissima” scelta. Non Le sarà sicuramente sfuggito che, liquidata la vecchia gestione della struttura alberghiera, dovrà procedersi alla individuazione di un nuovo gestore. Trattandosi di società a totale capitale pubblico, la selezione del gestore con una procedura ad evidenza pubblica dovrebbe essere la via normale da seguire. Le notizie e le voci che circolano con insistenza nell’ambiente socio-economico locale tuttavia ci inducono a nutrire qualche dubbio sulle procedure che s’intendono adottare. Il ricorso ad un affidamento precario sarebbe il modo per eludere il rispetto della trasparenza e precostituire le condizioni per un affidamento successivo alla gestione precaria. Sarebbe opportuno che fugasse ogni dubbio sulle procedure che s’intendono seguire, evitando successivamente che forze e forme di opposizioni, e in particolar modo il Movimento 5*, si avventino sulla vicenda per sottolineare i comportamenti poco ortodossi della gestione della struttura termale. Ci auguriamo che vorrà assicurare ai cittadini cassanesi che per quanto riguarda l’assegnazione della gestione dell’albergo-ristorante delle Terme cassanesi non si proceda violando ogni principio di correttezza amministrativa e trasparenza.

Cassano Jonio, 27 aprile 2018

per L’AQUILONE

Luigi Adduci

RISPOSTA

GIUDICEANDREA Giuseppe.jpg"Gentile signor Adduci, amici dell’Aquilone Nell’apprezzare l’attenzione con la quale state seguendo le attività amministrative e politiche da me condotte a Cassano e nel ringraziarvi per i complimenti, tengo a precisare che l’affidamento provvisorio della gestione dell’hotel legato alla struttura delle terme sybarite si è reso necessario a causa delle resistenze operate dall’azienda che deteneva l’immobile nelle operazioni di rilascio dello stesso. A fronte di numerose vertenze, alcune delle quali ancora pendenti ed a seguito anche di una diatriba con l’istituto commissariale comunale per il riallaccio della fornitura dell’acqua potabile, non si sono potute attivare le doverose procedure concorsuali per l’affidamento definitivo della gestione dell’hotel perché ciò avrebbe comportato lmpossibilita’ di poter tenere aperto l’albergo nell’oramai imminente stagione termale, cosa che avrebbe causato ingenti danni alla struttura e alle casse delle terme sybarite. Di concerto con il consiglio di amministrazione e a seguito di manifestazione di interesse, dunque, si è provveduto ad affidamento temporaneo di sei mesi, non prorogabile, e contestualmente abbiamo attivato le procedure per la pubblicazione del bando ai fini dell’affidamento definitivo. Ringraziandovi dunque ancora per le indicazioni mai ultronee di doveroso rispetto della norma, sopratutto quando si tratta della gestione della cosa pubblica, vi porgo distinti saluti rimanendo a vostra completa disposizione, io e l’intero consiglio di amministrazione, per ogni ulteriore chiarimento. On. Giuseppe Giudiceandrea

ALTRA BOTTA

AFFIDAMENTO ALBERGO RISTORANTE TERME SIBARITE: NESSUNA CERTEZZA, TANTE PERPLESSITA’ !

Abbiamo preso atto delle risposte sui giornali locali e sui socials dell’On. Consigliere Reg. Avv. Giuseppe Giudiceandrea, speciale delegato del Presidente della Giunta Regionale, per la gestione delle Terme Sibarite SPA.

Il contenuto delle risposte non fuga affatto i dubbi, ma addirittura li accentua. Intanto non viene reso noto il soggetto affidatario della cosiddetta gestione provvisoria e precaria semestrale. E’ da presumere comunque (lo si spera, sic!) che l’affidamento sia stato assegnato ad un operatore che vanti una significativa esperienza economico-professionale in materia di gestione delle attività afferenti ristorazione ed alberghi.

La risposta chiarisce tuttavia un punto essenziale: non è la società Terme Sibarite Spa che pubblica una sollecitazione rivolta agli operatori economici di settore; ma è l’affidatario che, motu proprio, interpretando i vitali bisogni della società Terme Sibarite, si manifesta disponibile ad assumere la gestione della struttura alberghiera con annesso ristorante, per un corrispettivo di € 15,000 (quindicimila) che anziché essere versati in moneta, viene soddisfatto come esecuzione di una ristrutturazione di pari importo. Fissando l’importo in 15,000 €, siamo ben al di sotto della soglia di 40,000 € prefissata dal Codice degli Appalti, importo che consente un notevole margine di discrezionalità in materia di affidamenti dei servizi.

Nella risposta, l’Avv. Cons. Giudiceandrea esclude che possano esserci violazioni di legge, in quanto l’affidamento è assistito da autorevoli pareri legali. All’Avv. Cons. Giudiceandrea sommessamente suggeriamo di leggere le disposizioni impartite dall’Autorità Anticorruzione in materia di procedura di affidamenti “dei contratti pubblici” di importo inferiore alle soglie di “rilevanza comunitaria”.

Il Dott. Cantone si sofferma sulla necessità di assicurare trasparenza ed economicità soprattutto in materia di affidamento diretto come è avvenuto alle Terme Sibarite.

E’ trasparente una procedura che addirittura ribalta i criteri ordinari in materia di affidamento?

Le Terme Sibarite non producono nessun atto di impulso; ossia, non esprimono dunque una volontà di contrarre, non operano una individuazione dei criteri di selezione e, in aggiunta, non fissano un preciso parametro economico da utilizzare come base del corrispettivo.

In questa vicenda siamo di fronte alla accettazione di una unica ed esclusiva proposta unilaterale del contraente privato. Non vi sono indagini di mercato e non vi sono comparazioni tra diversi operatori concorrenti; c’è la presa d’atto non già di una offerta che consegue ad una richiesta da parte delle Terme Spa, ma una proposta unilaterale che interpreta gli arcani bisogni inespressi dell’amministrazione termale “in modo divinatorio”.

Allora se Il Cons. Giudiceandrea vorrà pubblicare la manifestazione d’interesse della società affidataria e il contratto sottoscritto, avremo modo di giudicare sulla base di elementi noti una vicenda che sembra non ubbidire minimamente ai criteri formulati dall’Autorità Anticorruzione in materia delle regole più elementari della trasparenza e della economicità.

Cassano Jonio, 03/05/2018

Per il MOVIMENTO POLITICO-CULTURALE “L’AQUILONE”

Luigi Adduci

Aspettando un’ulteriore risposta, noi ci permettiamo di aggiungere: “non sarebbe il caso di notificare quest’altra “querelle” all’autorità giudiziaria? “

Chissà che la procura non ci ravvisi qualche malintenzione!

Come dice un noto proverbio “a pensar male ci s’indovina”.

 Antonio Michele Cavallaro

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