Riceviamo e pubblichiamo: In tempi non sospetti, e precisamente in questi ultimi anni, ho scritto sia sulla stampa locale, sia in quella nazionale, quello che realmente oggi è accaduto, ossia il terremoto politico, coinvolgendo delinquenti, corrotti, affaristi politici, burocrati e imprenditori, nonostante le tante querele, le minacce di morte, le lettere anonime che continuo a ricevere, oggetto di indagini da parte degli inquirenti . (vedi “LE MANI SPORCHE SULLA CITTA’ DI CORIGLIANO, LETTERA A UN DELINQUENTE, POLITICI FALLITI NELLA VITA ED ARRICCHITI IN POLITICA, I POLITICI ACEFALI, I POLITICI IMPROVVISATI, LA CORRUZIONE AL COMUNE e tanti altri)” Piazza Salotto distrutta dai palazzinari, oggi arrestati, Via Vittorio ALFIERI, occupata, cancellata abusivamente ed illegalmente.
Ricordo con tanto affetto, amore e passione , delle grandi battaglie di libertà, di pensiero e di vera legalità condotte per tutta la vita dal mio caro maestro di giornalismo Dott. Francesco GANGEMI, Direttore di "Dibattito-news", Lo dimostrano le sue inchieste quotidiane di giornalista scomodo ai poteri forti, è stato incarcerato e il suo giornale messo fuori uso per mesi; "Non bastano le sbarre di una prigione per mettere il freno e il bavaglio ad un cervello fino alla sua penna acuta. Ci vuole fegato e impegno per condurre queste battaglie.
Con mia profonda amarezza, ancora oggi, devo assistere ad un territorio devastato, mare inquinato e spiaggia sporca, rottamazione ovunque per le strade, fogne che esplodono, strade dissestate.
Non ho mai avuto dubbi, sul ruolo della MAGISTRATURA e di TUTTE LE FORZE DELL’ORDINE a cui va il mio plauso, pieno sostegno, fiducia e solidarietà, per il lavoro certosino che hanno svolto in questi anni al fine di ripristinare la LEGALITA’ al Comune ed a tutta la sibaritide
L’ex Sindaco, che tanto male e malessere ha lasciato come eredità, dovrebbe sparire dalla faccia della terra, invece di occuparsi dei gravissimi problemi del territorio, dei giovani disoccupati, dei pensionati, del turismo, del commercio, dell’economia, del lavoro, ha pensato bene di occuparsi dei suoi loschi affari familiari, assumendo la propria nuora per chiamata diretta, senza aver vinto alcun concorso, umiliando e mortificando tanti validi giovani laureati, costretti ad emigrare.
Il cancro della CORRUZIONE e del MALAFFARE, gli INTRECCI e le CONNIVENZE tra POLITICI E MAFIA a Corigliano è diventato il vivere quotidiano, un Comune penalizzato proprio per questi intrecci, costretto ad essere gestito da commissariamenti, si è salvato in questa ultima circostanza, grazie alla FUSIONE della CON-FUSIONE.
Questi ennesimi scandali, impongono strumenti di contrasto, per una prevenzione efficace della corruzione, occorre ripristinare con urgenza i controlli preventivi esterni sull’attività delle pubbliche amministrazioni.
I gravissimi fatti, cui l’opinione pubblica coriglianese è costretta a registrare, dimostrano l’insufficienza di disposizioni che hanno molto del simbolico, e molto meno del pratico: strumenti come la trasparenza degli atti, la pubblicazione dei documenti, le dichiarazioni preventive di assenza di conflitto di interessi, oltre alle mille cautele previste dalla normativa sugli appalti pubblici.
La normativa anticorruzione certamente non è perfetta, ma esiste, tuttavia a Corigliano negli ultimi anni, si sono inanellati casi di CORRUZIONE dalle proporzioni mai viste, ancora aspetto con ansia gli sviluppi sullo " SCANDALO AL CIMITERO DI CORIGLIANO, ascolto la vergognosa registrazione del segretario comunale, senza alcun provvedimento disciplinare. D’altra parte, i controlli rendono di per sé più difficile la vita a corruttori e corrotti. I primi, infatti, sarebbero consapevoli di non poter limitarsi all’accordo illecito con un solo soggetto, ma dovrebbero estenderlo anche agli altri, il che renderebbe oggettivamente più complessa la trama illecita. L’interposizione di strumenti di verifica preventiva della correttezza dell’azione è fondamentale, per riorientare l’azione amministrativa.
A Corigliano la vergogna è tanta per i tanti cittadini onesti, laboriosi che pure pervicacemente continuano ad esserci ed a operare, sono notizie dirompenti non solo in sé, ma anche per il modo protervo in cui le persone indagate sembrano aver operato per anni. Fatti e fenomeni
come questi scandali, tolgono argomenti a chi come noi crede ancora nei valori e nell’etica morale.
Nonostante gli scandali di "MANI PULITE", a Corigliano tangentopoli e parentopoli sono all'ordine del giorno, le mazzette non finiscono mai e i "TANGENTARI" politici ritornano e in alcuni casi, diventano "MAFIOSI". L'inchiesta coriglianese è un classico delle bustarelle ad opera degli imprenditori che foraggiano i corrotti politici per ottenere appalti, quella coriglianese ha riportato in carcere, agli arresti domiciliari e sospesi dal servizio, alcuni loschi personaggi storici del malaffare.
L'inchiesta ancora è all'inizio sicuramente ci saranno ulteriori sviluppi, grazie al prezioso lavoro della PROCURA DELLA REPUBBLICA DI CASTROVILLARI, DELLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI CATANZARO, della DIREZIONE DELLA CORTE DEI CONTI DI CATANZARO e di TUTTE LE FORZE DELL'ORDINE.
Prof. Giovanni FERRARI
Docente Universitario