Questo sito utilizza cookie per garantire il corretto funzionamento delle procedure e migliorare l'esperienza d'uso delle applicazioni. Se vuoi saperne di più o negare il consenso clicca su info. Continuando a navigare o accettando acconsenti all'utilizzo dei cookie.

Rapporto tra inflazione e povertà ed arma dello spread

Povertà assoluta Italia.pngL’Italia, con il suo debito pubblico di 2.302.340.000.000 miliardi di euro (che cresce anche mentre sto scrivendo la cifra), ha un rapporto Debito/Pil  del 130,8%.

Ma il pianeta terra ha uno spaventoso rapporto Debito Globale/Pil del 318%.

Il motivo dell’esistenza di tale mostro economico è quello dell’abnorme emissione di moneta carta straccia da parte di tutte le banche centrali mondiali.

Vi chiederete allora: come mai l’inflazione non sale di conseguenza?

Perché con politiche di aumento del numero di poveri e di afflussi d’immigrati nelle nazioni più ricche, si crea un disagio diffuso, che abbassa la domanda, ed impedisce l’inflazione.

Ecco perché chiunque tenti di ridurre la povertà o l’emigrazione viene attaccato dal “sistema” che gode di quella ricca immissione monetaria.

Quindi il “sistema” non combatte l’aumento del debito, della povertà e dell’immigrazione, anzi, la Bce, ad esempio, ha sostenuto i governi di sinistra italiani, che viaggiavano in quella direzione, acquistando titoli del suo debito e tenendo basso lo Spread.

Oggi il “sistema” si scaglia contro la politica dell’attuale governo italiano perché persegue una politica di riduzione della povertà e dell’immigrazione (che ci riesca o meno).

Il metodo, oltre che con le minacce, è quello dell’aumento dello Spread, che renderebbe impossibile il già insostenibile pagamento di una media di 68 miliardi l’anno d’interessi sul debito.

Altri elementi che “finanziano” questa mancata inflazione sono i macchinari e le intelligenze artificiali che si sostituiscono all’uomo, creando disoccupazione e nuova povertà, ed i bassi costi della manodopera umana sfruttata in alcuni paesi, oltre, non ultima, la creazione di una cultura “alta e specializzata” riservata a pochi, ed un’ignoranza diffusa propinata a molti.

Non so quando, come e perché ci sarà il punto di rottura ed il collasso del “sistema”, ma una cosa è certa: ci sarà. E non sarà indolore per nessuno.

 

Maurizio Silenzi Viselli

Ultime Notizie

Domenica sera 24 Novembre presso la sede della Sezione della Lega Navale Italiana dei Laghi di Sibari, il Presidente Nazionale...
LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO, TU LO DICI: «IO SONO RE» Il Vangelo della Liturgia di oggi, culmina in un’affermazione...
Errabondando nelle stanze d’archivio del bel palazzo “Serra Cassano” di Napoli alla ricerca di documenti che in qualche modo potessero...
"Apprendo, che in una lettera del Direttore dell'Esecuzione, della Direzione progettazione U.O. Architettura, Ambiente e Territorio S.O. Archeologia, Italfer, Gruppo...
IL FESTIVAL DEL FUMETTO “LE STRADE DEL PAESAGGIO” GIUNGE ALL’EDIZIONE XVII DAL 3O NOVEMBRE AL 1° DICEMBRE COSENZA CELEBRA...

Please publish modules in offcanvas position.