Al peggio non c'é mai limite, è proprio il caso di dire dalle nostre parti. Il "vezzo" di dare fuoco alle proprietà altrui nel nostro territorio è "usanza" antica, è una pratica che potremmo definire "tradizionale", ogni volta si inorridisce, si stigmatizza, si esprime vicinanza e solidarietà alla vittima di turno, ma poi, passato il momento di comprensibile rabbia, sorpresa, orrore, disgusto, la vita riprende. Ieri mattina sono stato svegliato dalla telefonata di un amico che sarcasticamente mi chiedeva se a Marina di Sibari (dove abito) il freddo si fosse attenuato, domanda condita da una risatina sardonica, alla quale risposi a mezze parole chiedendo a mia volta il perchè di una battutaccia simile di mattina e prima del caffé. "Ma come" - fa lui - "il caldo dell'incendio di stanotte avrebbe dovuto riscaldare l'ambiente circostante". Quì finisce lo scambio di battute tra il grottesco e il satirico e vengo informato del fuoco appiccato all'interno del villaggio turistico "Marlusa". Mi vesto in fretta e vado sul posto a poche centinaia di metri da casa mia ed i pompieri sono ancora lì intenti all'opera di spegnimento dei locali adibiti a lavanderia. I carrelli carichi di tovagliame, lenzuola e biancheria alberghiera per le strutture ricettive dell famiglia Sauve che possono ospitare più di 2500 vacanzieri al giorno, sono nell'antistante piazzale in parte rovesciati e il loro contenuto bruciacchiato e sparso tutto intorno, uno spettacolo "deja vu" al quale però non si fa l'abitudine, desolante e oltremodo deprimente. Qualche giorno fa, molto probabilmente le stesse mani, avevano dato alle fiamme la sala ristorante della struttura principale dei Sauve il "Minerva Resort", proprio la notte prima di un evento che doveva avere luogo in quella sala e due giorni dopo venivano bruciate due auto appartenenti alla famiglia di un giovane collaboratore dell'azienda ricettiva presa di mira, che è conosciuto per la sua disponibilità, onestà e dedizione non solo al lavoro ma anche alla crescita sociale e culturale del paese dove vive fin dalla sua nascita. Si tratta di ritorsione, di intimidazione tipicamente mafiosa, di vendetta? Lasciamo agli inquirenti il compito di fare luce su questi atti assurdi che poco hanno a che fare con la civiltà, noi, però, non possiamo limitarci ad esternare solidarietà e vicinanza, dobbiamo essere più vigili, più collaborativi, più disposti e disponibili all'ascolto, più pronti anche alla comprensione, spesso può bastare un gesto, una parola, per prevenire violenza e prevaricazione, ma nello stesso tempo è necessario non essere assolutamente "tolleranti" per chi fa della violenza e della prevaricazione la propria ragione d'essere. (A.M.Cavallaro)
Di seguito pubblichiamo alcuni comunicati di solidarietà alla famiglia Sauve di varie provenienze:
COMUNICATO STAMPA – IL SINDACO DI TREBISACCE RITIENE INACCETTABILI GLI ATTENTATI MAFIOSI NELLA SIBARITIDE ED ESPRIRE SOLIDARIETÀ ALL’ING. SAUVE
L’Amministrazione Comunale di Trebisacce, attraverso le parole del sindaco Franco Mundo, ha voluto esprimere solidarietà all’Ing. Luigi Sauve, proprietario del Minerva Resort Club, sito nel territorio di Cassano ed oggetto nelle ultime settimane di alcuni attentati criminali che hanno provocato danni per decine di migliaia di euro.
“Esprimiamo vicinanza all’Ing. Sauve – ha dichiarato il primo cittadino – per l’ennesimo attentato consumato a scapito della sua attività imprenditoriale, attentato che concretizza un danno per tutta la sibaritide. Si tratta ancora una volta di un’iniziativa mafiosa che ha l’intento di intimidire, tanto colui che viene direttamente colpito, quanto tutti i coraggiosi e lungimiranti imprenditori del territorio, che non hanno paura di credere ed investire nello sviluppo della Calabria. Non possiamo far finta di nulla e nascondere la testa sotto la sabbia. Ritengo sia opportuno e necessario che gli organi istituzionali nazionali, anziché continuare a professare una demagogica propaganda populista contro i migranti, concentrino sulla Piana di Sibari e sulle complesse dinamiche criminali che in essa si manifestano la giusta attenzione, ponendo in essere le corrette e urgenti misure per tutelare le attività imprenditoriale italiane, di cui sono titolari coloro che investono denaro per lo sviluppo del turismo, creando reali posti di lavoro. Anche sotto questo profilo, dal punto di vista delle risorse destinate alla tutela del nostro territorio, siamo l’ultima ruota del carro.
E’ inaudito il silenzio dei rappresentanti parlamentari del comprensorio, privi di alcuna forma di proposta, ma soprattutto di analisi.
Ritengo urgente, dato che ormai gli attentanti si stanno susseguendo con un ritmo più che mai incalzante, che il Prefetto convochi al più presto il Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, rafforzando, nel contempo, i presidi delle forze dell’ordine.
Condividiamo le preoccupazioni del Vescovo di Cassano allo Ionio, Mons. Francesco Savino, come al solito puntale e preciso nella sua analisi: restare in silenzio di fronte alla gravità di tali atti è inaccettabile. Da parte nostra, non possiamo che denunciare l’assenza delle istituzioni nazionali, che evidentemente preferiscono concentrarsi su misure assistenzialistiche, prive delle capacità di donare qualsiasi futuro ai territori, o perseguire i fenomeni migratori, i quali se governarti possono concretizzare risorse importanti, invece di dedicarsi con maggiore impegno ad una lotta senza quartiere a chi mortifica e scoraggia con atti criminali le speranze e il desiderio di crescita della nostra terra”.
SOLIDARIETA’ ALL’IMPRENDITORE LUIGI SAUVE - APPELLO DELL’UCI A REAGIRE CON FORZA
Corigliano Rossano, giovedì 10 gennaio 2019
I vertici regionali dell’UCI esprimono estrema e profonda vicinanza al noto imprenditore Luigi SAUVE destinatario di due distinti atti intimidatori nei confronti delle strutture alberghiere di sua proprietà in Sibari.
Colpita l’economia del territorio, la forza e il coraggio di un imprenditore impegnato attivamente nel sociale, non solo nell’associazionismo di categoria ma anche in attività rivendicazioniste di respiro comprensoriale.
La società civile deve insorgere contro attacchi gravi e inquietanti di siffatta portata, non può rimanere indifferente – rimarca l’UCI – lo Stato, dal canto suo, deve reagire con forza, mediante risposte immediate e concrete.
All’imprenditore Sauve, il territorio deve tanto per la capacità di garantire oltre 500 posti di lavoro, di rendere attrattiva l’intera area grazie alla presenza di strutture ricettive di alto prestigio e qualità con ben 2500 posti letto.
L’UCI confida nel ruolo della magistratura e delle forze dell’ordine, con l’auspicio che in breve tempo si giunga ai responsabili di eventi delittuosi di chiara matrice malavitosa.
UFFICIO STAMPA UCI
Sede regionale Unione Coltivatori Italiani
Via Gronchi 09
Corigliano Rossano
COMUNICATO STAMPA COTAJ
Il Cotaj esprime massima solidarietà alla famiglia Sauve condannando il vile gesto subito , proprio la notte prima di un banchetto di matrimonio in una sala addobbata e pronta ad ospitare l’evento creando serie difficolta organizzative per l’evento in corso ed economici per i danni strutturali. Ad essere colpita è una azienda che tanto benessere ha portato nel comune di Cassano allo Ionio e nella Sibaritide, va dato merito a tutto il personale dell’azienda che con grande professionalità sono riusciti a portare a compimento l’evento in programma, dimostrando grande appartenenza e amore per l’azienda.
ritorsione
Quest’atto ci deve far riflettere su l’importanza della sicurezza nel nostro territorio ma e un’emergenza in tutto paese non a caso il presidente della repubblica nel suo messaggio di fine anno a posto il problema sulla sicurezza- elemento indispensabile per chi fa impresa! senza sicurezza si rallentano gli investimenti , non si creano posti di lavoro!
Si rischia di perdere posti di lavoro esistenti come in questo caso, le istituzioni devono fare di tutto per impedire che ciò accade perché la Calabria non se lo può permettere avendo il più alto tasso di disoccupazione, bisogna trasmettere tranquillità a chi ha investito e soprattutto a chi si appresta ad investire.
Da sola la Calabria non c’è la può fare deve intervenire lo stato! che quando vuole i risultati si ottengono, è bastato una testata ad un giornalista per scatenare una reazione dello stato che gli italiani hanno apprezzato nel nostro caso il gesto subito della famiglia Sauve e ancor più grave di una testata e non è la prima volta, altri episodi si sono succeduti negli ultimi anni, questo è senz’altro il più grave.
L’appello che fanno gli operatori turistici alle istituzioni e alle forze dell’ordine da calabresi che amano la propria terra e che intendono proseguire nel proprio lavoro e far sì che la Calabria cresca, DATECI SICUREZZA !!!!!!!!!!!
COTAJ – CONSORZIO OPERATORI TURISTICI ALTO IONIO
Ci risiamo!
Ancora un attentato, a Marina di Sibari, alle strutture dell'Ing. Luigi Sauve,
Hanno incendiato la lavanderia dell' hotel Marlusa, mandando in cenere la biancheria di tutte le strutture, circa 3.000 posti letto, facenti capo al gruppo Sauve.
Solidarietà sincera e totale a Luigi Sauve ed a tutte le maestranze del suo gruppo.
Il danno non è solamente nei confronti del proprietario dell'azienda turistica, ma è contro tutto il territorio.
E' messa in discussione la libertà democratica e la tenuta imprenditoriale dell'intera zona.
Sgomento, disapprovazione, condanna.
Basta con le parate, con l'ipocrisia, con il fanatismo.
Fatti concreti per ridare speranza, vera legalità e dignità.
Dalla parte della magistratura che dovrà assicurare i responsabili alla giustizia, ma anche fare chiarezza su cosa realmente sta avvenendo ed è avvenuto sul territorio cassanese.
Scoprire anche fatti e misfatti che hanno indebolito le istituzioni democratiche.
Gianni Papasso - sindaco uscente di Cassano
COMUNICATO STAMPA
Partendo dalla frase di Sant'Agostino, che non basta indignarsi ma occorre avere il coraggio di cambiare le cose, registriamo ancora un essimo atto intimidatorio ai danni di un Villaggio Turistico in località di Marina di Sibari. Siamo stanchi di ascoltare le solite e ripetute dichiarazioni di solidarieta'. Noi altri, confidiamo nell'operato e nell'azione della magistratura e delle forze dell'ordine. Non basta più indignarsi, occorre il risveglio delle coscienze da troppo tempo sopite. La cultura della legalità va affermata ad ogni livello, ognuno per la propria parte che gli compete e senza clamori. Sono certo che lo Stato dara' la risposta che il momento richiede.
Francesco Garofalo
Presidente Centro Studi Giorgio La Pira di CASSANO IONIO
COMUNICATO STAMPA "COMITATO 100 ASSOCIAZIONI"
C100A. I reiterati attentati alla libera imprenditoria nel Comune di Cassano ai danni di un imprenditore come Luigi Sauve mai stato tenero con gli ambienti malavitosi locali e aggredito pesantemente nella sua azienda, uniti ai recenti omicidi di ndrangheta a Schiavonea e relative tragiche messe in scena... Ci danno il segno e la forza di organizzazioni criminali che non hanno mai lasciato la presa su questo territorio. Anche per tale aspetto, avere abbassato le difese arroccando il Tribunale lontano dai centri abitati maggiori e dai presidi militari e di contrasto che passano la gran parte delle ore di lavoro al volante delle auto di servizio, tutto ciò marca viepiu' la distanza dello Stato ma anche quella della informazione pubblica nazionale da questi luoghi. Poiché tutto ciò ha una grande negatività, credo che la prossima Giunta comunale della nuova Città della Piana dovrà porsi questo problema tra i primi, per cambiare in senso positivo questo Territorio. Solidarietà del Comitato a Luigi Sauve vorrà dire agire in modo mirato, deciso e collettivo, con modalità d'aria vasta.
Amerigo Minnicelli