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Direte ai vostri figli “Non ebbi il coraggio… Non ci credevo”.

barnard.jpgRiproponiamo la "considerazione" di un grande giornalista, Paolo Barnard,  pubblicata nel 2012 che vale la pena rileggere, magari con maggiore attenzione. (La redazione)

Dove li metterete gli occhi quel giorno? Con che faccia, eh? Cosa farete? Vi nasconderete in salotto davanti alla Tv ogni santa volta che i vostri figli passeranno a trovarvi coi volti deformati da una vita per miserabili, tesi, avvelenati, i nipoti già colpiti da traumi indelebili, non c’è lavoro, quello che c’è ti spreme la vita da farti salire il fiele in gola, non era così che speravano di vivere i vostri figli, i matrimoni neppure si possono più sognare, casa? addio, ci s’insulta in famiglia per un non nulla, ci si ammala di più, si spera nel gratta e vinci, e la notte spesso si piange. E voi saprete che è il lascito della vostra apatia vigliacca, o della vostra pochezza, quando vi fu detto “Monti, il suo governo, l'Eurozona, ci stanno sistematicamente distruggendo, fermiamoli, denunciamoli con la forza della legge perché sono dei criminali, e se saremo tanti li spazzeremo via”. Ma voi no. Non l’avete fatto. Per paura, o perché quelle sono cose da estremisti, vero?, non servono, "denunciarli in Procura?" ma va là, cazzate, oppure il tipico “ma cosa vuoi che conti”.

E’ uscito uno studio di uno psichiatra criminologo canadese, Robert Hare, che ha esaminato e diagnosticato un vasto campione di uomini della finanza speculativa internazionale, cioè i Monti e i Draghi, per capirci. Hare ha scoperto che il tasso di psicopatia criminale fra costoro è più di dieci volte superiore al tasso riscontrato nella popolazione ordinaria. Lo psicopatico è caratterizzato in primo luogo da una totale e sadica indifferenza alla sofferenza altrui, oltre che da ovvi comportamenti criminali. Essi sono al governo qui da noi, i loro complici, ancor più sadici, ne controllano le mosse.

Ho scritto tutto su questo olocausto sociale, lo trovate in questo sito, ho spiegato tutto, ho fornito le prove, ho chiamato in Italia cinque eroi dell’economia mondiale a confermarvi tutto ciò che vi avevo svelato, avete l’evidenza davanti agli occhi ogni giorno, sta accadendo. Ma cosa aspettate? Le istruzioni e il testo della denuncia sono qui www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=361. Denunciate Monti, Napolitano, e i ministri in carica, adesso, fatelo! Poi fatemelo sapere, in questo modo www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=365. Non farlo è colpevole, voi sarete colpevoli, perché voi sapete cosa sta accadendo, la gente no, ignora, come è della gente ignorare sempre tutto. Siete più colpevoli degli osceni sindacati e della sinistra delle parrocchie, perché loro sono guano per definizione, voi no, e dovreste essere all’altezza di non esserlo. Ci stanno facendo a pezzi, non c’è tempo, denunciateli oggi!

Finire la vita di genitori, di nonni, sentendosi piccoli, vili, colpevoli di non aver saputo e voluto salvare quei vostri figli avvelenati per sempre. Che bella fine, eh? Nessuno di voi avrà, quel giorno, la forza d’inginocchiarsi davanti a loro e piangere le seguenti parole “Non ebbi il coraggio… Non ci credevo”. Rimarrete davanti alla Tv.
Paolo Barnard


CHI E' PAOLO BARNARD?

Sono un giornalista, o forse lo sono stato, e come tale ho lavorato per innumerevoli testate nazionali fra quotidiani e periodici, come La Stampa, Il Manifesto, Il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo di Genova, La Repubblica, La Voce di Montanelli, Il Sabato, Chorus, Oggi, Avvenimenti e altri. Per la televisione in RAI con Samarcanda di Santoro durante la Guerra del Golfo (1991) e con Report per dieci anni, avendolo co-fondato (1994-2004). Per riviste di cultura come Micromega, Altrove, Golem del Sole 24 Ore, e per agenzie di stampa e testate online. Mi sono occupato soprattutto di politica estera. Mai assunto, mai contrattualizzato. Ho scritto libri su terrorismo internazionale, Palestina e Israele, e sull’umanizzazione della Medicina. Ho tenuto conferenze per anni in giro per l’Italia sui temi delle mie inchieste (quelle di Report, RAI) e sul mio impegno come attivista per un ‘mondo migliore’. Nella mia vita ho fatto forse più volontariato che giornalismo, in campi diversi come i Diritti Umani, l’esclusione sociale, la lotta alla povertà nel mondo, l’aiuto agli ammalati terminali, l’impegno civico. Ho vissuto in Gran Bretagna e in parte negli USA.
Mai iscritto a un partito, mai appartenuto a gruppi d’interesse legati al potere, mai raccomandato ovviamente; non ho mai compiaciuto a chi stava sopra di me sul lavoro, e per essere libero ho sempre fatto tutto quello che in questo Paese ti garantisce la non-carriera. Infatti non ho fatto carriera, non all’interno del Sistema né nelle nutrite fila dell’Antisistema (che richiede la medesima omologazione). Ho un attaccamento fortissimo al senso di giustizia, non sto zitto e dico ciò che penso sempre, a qualunque costo. Ho pagato e pago per questo prezzi alti, talvolta al limite del sopportabile. Ad esempio, dopo la mia rottura con RAI e Gabanelli per la vicenda di Censura Legale (leggi nel sito), mi sono auto-sospeso dalla RAI e ho rifiutato due diverse proposte di lavoro in quell'Azienda (da Giovanni Minoli e da Carlo Vulpio), perché prima di tornarvi io pretendo da RAI e Gabanelli le scuse, e soprattutto un impegno aziendale a difendere tutti i giornalisti freelance, che vi lavorano, nella cause civili derivanti dalle loro inchieste. Tradotto: sto senza lavoro e ai margini della notorietà per questo principio.

Detesto in modo assoluto la cultura dei ‘personaggi’, la cosiddetta Cultura della Visibilità (leggi Vip), sia quella massmediatica propria del Sistema che quella ‘antagonista’ del nostro Antisistema. La considero il peggior veleno che sia mai stato inoculato nel tessuto civico italiano, e in generale dei Paesi occidentali. Ci ha distrutti, pochissimi si rendono conto fino a che punto. Credo fortemente nella parità di tutti, nell’importanza di ciascuno a prescindere, nessuno conta più di qualcun altro. Mai.
Per le mie idee e per ciò che ho fatto sto molto antipatico al Sistema e ancor di più all’Antisistema. Una condizione piuttosto insolita, e ora non so da che parte girarmi.

Paolo Barnard

(Per approfondire visitate il sito di Paolo cliccando quì)

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