Sono stato stimolato da tanti amici ad esprimere una mia opinione sulle prossime elezioni amministrative di Cassano, non l'ho fatto perchè i due schieramenti che si fronteggiano, a mio parere, non rappresentano una larga fetta della popolazione del nostro comune. Certamente non riflettono le mie idee della politica, ma si sa oggi si tende a non tenere conto di ideologie, di rispetto per i principi di etica e di coerenza, quindi si compongono dei minestroni dal sapore incerto e da aromi non decifrabili. Poichè le mie papille degustative non sono preparate per gusti troppo elaborati vuol dire che non mi siederò al desco di alcuno dei contendenti, pur se nelle file dell'uno e dell'altro sono allineate molte persone che comunque apprezzo per la loro sincerità d'intenti e, francamente, auguro loro di riuscire ad operare per il bene di questa nostra disastrata comunità, comunque vada a finire la competizione elettorale.
Mi è capitata sott'occhi un'interessante nota pubblicata sul periodico edito dall'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace "Comunità Nuova" dal titolo "Le folle e la verità" di Egidio Chiarella che, al netto degli intendimenti chiaramente religiosi, credo si adatti particolarmente ad un certo modo di far politica in voga dalle nostre parti. Ecco, mi piacerebbe tanto che almeno gli amici che mi stimano la leggessero e particolarmente quelli che hanno deciso di impegnarsi nell'amministrazione della cosa pubblica locale. Ringrazio per l'attenzione e che Dio ce la mandi buona, perchè di male ne abbiamo avuto già abbastanza.
Antonio Michele Cavallaro
LE FOLLE E LA VERITÀ
di Egidio Chiarella
Tutti sanno come Cristo il giorno delle Palme venne osannato da una folla in preda all’entusiasmo più grande e come qualche giorno dopo le numerose persone presenti nel cortile di Pilato, influenzati dagli scribi e dai farisei, gridarono per la crocifissione del loro Messia. La politica in genere ha spesso utilizzato e manipolato le folle, per poi anche essere ferita duramente dalle stesse. Chi ha bisogno di un rapporto costante con la folla per ottenere il consenso solitamente falsifica il suo rapporto con i singoli; lo fa per tenere l’equilibrio generale necessario spesso in assenza di una verità oggettiva. Continua in proposito una nota teologica: “Questa è la consistenza della folla. Chi fonda le sue speranza su di essa sappia che, come essa osanna, così anche crocifigge. I falsi profeti però sanno come manipolarla e ci riescono bene. Lavorare con la falsità è infinitamente differente che lavorare con la verità. Gesù lavora sempre per la verità con la verità del Padre suo. Non cerca consensi. Non ne può cercare. Il consenso è rinunzia alla verità della salvezza”. Ai nostri giorni in molti si adoperano a controllare soprattutto le folle virtuali. I tempi sono cambiati. Ma la folla dei profili personali su internet è diversa da quella presente alla festa delle Palme o nel cortile del governatore romano della Giudea? Spesso può essere più atroce perché senza volto e priva di ogni stabilità morale, ma è soprattutto figlia, forse figliastra, della folla di tutti i tempi ben visibile nei suoi connotati naturali lungo la strada che porta l’Ecce homo al calvario di salvezza.Non manchi mai perciò l’insegnamento di Cristo. Il sottrarsi dalla luce della Parola rende impossibile gestire con verità il carico pesante di certe folle presenti prima o poi nella propria vita.
Sperando di far cosa gradita nell'allegato offriamo l'intera pubblicazione citata.