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Cassano. L'intitolazione di strade e piazze va pensata col popolo

cambiamenti1.jpgSolo qualche mese addietro l’A.C. propose l’intitolazione di una piazza al defunto senatore Frasca, e ciò generò non poche critiche e perplessità nell’opinione pubblica.

Oggi Papasso - sempre più arroccato nel Palazzo - con le stesse modalità di ieri (a colpi di delibera di giunta) spocchiosamente ci riprova e, senza alcun confronto con la città, propone l’intitolazione di un parco giochi al defunto dott. Francesco Samengo, ben noto per la sua azione politico-manageriale molto dibattuta, costellata di luci nel recente futuro, ma anche di momenti di buio in passato.

Ora come allora, per il profondo rispetto che si nutre verso una persona che non appartiene più a questo mondo terreno e per i suoi familiari, non si intende assolutamente scendere nel merito della personalità; si intende invece sottolineare di nuovo che le intitolazioni di un luogo pubblico in generale, devono scaturire dalla sensibilità e dalla volontà collettiva della comunità cassanese - attorno alla cui scelta deve stringersi e riconoscersi - e non dal volere di un solo uomo al comando che dall’alto del suo scranno decide per tutti.

É mai possibile che quando si pensa di intitolare una piazza, un parco, una via ad un qualche nostro concittadino che ci ha lasciato, il Sindaco e la sua giunta non riescano a volgere il loro sguardo in ambiti diversi dalla politica e dai potenti (e tanto discussi) rappresentanti di un tempo?

Perché non orientarsi verso personalità del mondo della nostra Chiesa, o del nostro volontariato, dei nostri mestieri e professioni, e così via discorrendo?

Sono venuti a mancare in questi ultimi lustri medici condotti, personalità di vari campi lavorativi, ostetriche di una volta c.d. “levatrici“, educatori, maestri, insegnanti, dirigenti che hanno lasciato un segno negli animi della comunità tutta, in quanto non solo riconosciuti validi professionisti ma anche cittadini promotori e partecipi di attività sociali tese al rilancio del nostro territorio, senza che mai nessuno delle Istituzioni abbia pubblicamente ringraziato le stesse ed il loro essere cittadini stimati e mai temuti.

La Chiesa cassanese annovera tra i suoi parroci e vescovi personalità che in silenzio per decenni, hanno dato un forte contributo alla formazione di intere generazioni e conforto spirituale e materiale a molti concittadini; si potrebbero citare tanti esempi, come Monsignor Don Peppino Campana - di cui proprio quest’anno è decorso il X° anniversario della sua dipartita - autentico testimone di Cristo, che in oltre 60 anni di sacerdozio attivo ha curato e promosso la socialità di tantissimi adolescenti e giovani con il suo oratorio.

Rivolgendo lo sguardo al mondo delle arti e della musica, invece, e spostando indietro un pò nel tempo le lancette, per esempio, l’attenzione si sofferma sull’illustre M° Luigi Giannicola che ha costituito la prima banda musicale, in assoluto fra le più rinomate del Sud Italia.

Da quì dunque la proposta nata dal basso e che si indirizza direttamente all’A.C: si onori la memoria di due eccellenze di Cassano decedute da più di 10 anni (per le quali quindi non bisogna chiedere nessuna particolare deroga alla Prefettura) con l’intitolazione del Parco Giochi dell’ex stazione ad un maestro di vita di tanti giovani qual era Don Peppino Campana - vero modello a cui devono ispirarsi le future generazioni - ed una strada del rione Capolanza - dove insistono altre strade intitolate ai più grandi musicisti - al M°Luigi Giannicola, colui che ha portato l’amore per la musica nella nostra comunità.

Probabilmente queste sono scelte meno “mediatiche”, che di certo non richiameranno il clamore delle telecamere e delle testate più rinomate di cui il Sindaco è tanto amante, ma sarebbero di sicuro scelte giuste che renderebbero fiera tutta la comunità cassanese e non soltanto una parte.

Movimento politico-culturale

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