Il motore deve essere la cultura, quella che di Sibari ne fa il luogo conosciuto in tutto il mondo.
Non solo i beni materiali ed immateriali millenari, ma anche l’attenzione a tutto ciò che circonda Sibari.
L’appellativo “mito” di Sibari non è una patente, ma deve essere l’attestato alla capacità di saper valorizzare progetti complessi con una sinergia pubblico – privata. Ed è questa la carta vincente: il fil rouge deve essere la collaborazione concreta tra più soggetti che sappiano utilizzare lo stesso linguaggio, fatto di immagini e non parole e di comunicazione attraverso una piattaforma digitale, tesa a far incontrare domanda e offerta per un turista fai da te consapevole e guidato.
Nelle settimane scorse mi sono trovato a Ravello sulla costiera amalfitana dove ho assistito ad un incontro tra i quindici sindaci della Costiera, nei volti di ognuno di loro l’orgoglio ed una speranza: “Insieme vinceremo”. Ho apprezzato particolarmente che in Campania l’Assessore Regionale alla Cultura è anche Presidente della Fondazione Ravello. Il dibattito è avvenuto in un clima di scambio culturale e umano che invitava a non arrendersi, a continuare coesi per raggiungere l’obiettivo, perché nel Sud quello che abbiamo bisogno è imparare a vincere un po’, creare mentalità, fare dello straordinario l’ordinario.
Per usare una metafora calcistica, i quindici sindaci della costiera, sotto l’egida della regione Campania giocano una partita importante: Ravello selezionata nei prossimi mesi dal Ministero dei beni culturali, come capitale culturale.
La chiave del fascino di Sibari, non può essere racchiusa solo in un bel biglietto da visita di un paesaggio unico sia sotto il profilo culturale e naturalistico.
Non è più tempo di parole, tutti ci lasciamo avvolgere dalla fascinazione della storia dell’antica Sibari, che si anima in una danza dei fasti del passato, anche se il ricordo è l’unico paradiso da cui non si può essere cacciati.
La storia ci prende per mano ma ci guida anche al futuro.
Cassano All’Ionio, 18-09-2017 Francesco Garofalo