Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella torna in Calabria. A fine mese, visiterà due importanti insediamenti produttivi, il Gruppo Gias nel Comune di Mongrassano e AssoLac, nel Comune di Castrovillari. Francesco Garofalo, Presidente del Centro Studi "Giorgio La Pira " di Cassano All'Ionio, sempre attento a quel che avviene sul territorio, non manca di fare alcune interessanti osservazioni: "Senza dubbio, è un momento importante e di grande attenzione del Capo dello Stato, verso la nostra Regione. Certamente, rappresenta un motivo da una parte di orgoglio e dall'altra, un'occasione per una riflessione complessiva sui tanti problemi che affliggono una terra meravigliosa, ricca di risorse naturali e culturali. I calabresi e in particolare i nostri giovani, hanno bisogno di lavoro e di stimoli per arginare il fenomeno migratorio sempre più crescente. Non mancherà certamente, da parte del Presidente, anche un severo monito perché in tutti, ci sia consapevolezza sulla necessità di battere in Calabria ogni forma di illegalità, attraverso tante sane iniziative imprenditoriali e di un diffuso associazionismo".
Accogliamo le dichiarazioni di Francesco Garofalo e le facciamo nostre aggiungendo una nostra considerazione sul monito a "combattere ogni forma di illegalità". Giusta e sacrosanta la lotta al malaffare, pensiamo che sarebbe il caso, però, di cominciare a combatterla negli uffici pubblici, nelle amministrazioni degli enti statali, nelle strutture sanitarie e addirittura nei palazzi di giustizia nei vari livelli dove si assiste ogni giorno ad atti assurdi che vengono fatti passare per perfettamente legali. Come si può combattere la delinquenza organizzata se poi si sorvola sulle mega-truffe operate da un ministro? Sulle assunzioni dirette in un municipio? Sugli appalti pilotati ecc ecc ecc? A queste domande vorremmo venisse data risposta da chi strombazza ogni giorno di "legalità" e di "giustizia".