(foto: Rosellina Madeo, presidente C.C. di Rossano) Nelle due cittadine di Rossano e Corigliano, in prossimità del referendum, si vive un clima nient'affato sereno, il cambiamento di rotta del sindaco di Corigliano Giuseppe Geraci che dal SI è passato al NI, per poi uscire definitivamente allo scoperto a pochi giorni dalla consultazione popolare con un NO deciso, infiocchettato però da motivazioni deboli, come deboli sono le argomentazioni di quasi tutti coloro contrari alla fusione. Si parla di intrallazzi, di idea portata avanti in modo scorretto, di interessi privati ecc ecc., ragionando con calma, anche se ci fossero queste nascoste bassezze, cadrebbero nel nulla nel momento in cui i cittadini saranno chiamati ad eleggere una nuova classe politica mandando in soffitta quelli che riterranno incapaci di amministrare la nuova realtà urbana.
La maggior parte dei fautori del NO sono a Corigliano, che a nostro parere, avrebbe i vantaggi maggiori dalla nascita di una nuova grande città, magari non si chiamerà né Rossano e né Corigliano, ma che importa; vogliamo veramente ancora attaccarci al campanile? Ma ci accorgiamo o no che questi "campanili" sono diruti da tempo? Possibile che si debba, noi tutti cittadini della Sibaritide, sottostare dopo secoli al maledetto COSENZA-CENTRISMO che ci schiaccia e ci impedisce di crescere e di avere quello che ci spetta a cominciare da una sanità efficiente?
Dalla fusione nasceranno vantaggi per tutti da Cariati a Rocca Imperiale; la forza che può costituire sul territorio la nascita di una città NUOVA è straordinaria ed è per questo che fa paura. Ma fa paura a Cosenza ed ai deboli, a coloro che hanno vivacchiato di politicaccia di bassa lega e temono di non poter più emergere e fare i propri comodi, perchè l'equilibrio di forze elettorali che nasceranno immancabilmente dalla fusione, metterà in risalto volti nuovi e, guarda caso, saranno proprio i coriglianesi ad avere maggiori vantaggi essendo in numero maggiore rispetto ai rossanesi. Quindi dovrebbero essere soprattutto i giovani non ancora "allineati" di entrambe le cittadine ioniche a dare la spinta definitiva e conclusiva verso la realizzazione di questa grande e innovativa IDEA. Se non si approfitta ora di questa opportunità, sarà difficile crearne poi un'altra. Anche l'area vasta, che alcuni auspicano, sarà più facile ottenerla dopo la nascita di una città di quasi centomila anime.
Antonio Michele Cavallaro
Nell'allegato un comunicato della presidente del Consiglio Comunale di Rossano Rosellina Madeo