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Vandalismo o intimidazione, noi non ci stiamo!

Lapide.jpgAtto esecrabile e indiscutibilmente nefando quello di oltraggiare una tomba. Che si tratti di vera e propria profanazione o di sottrazione di arredi funebri o, come in questo caso, di sporcare con vernice una lapide, rimane la radicata inciviltà, la profonda ignoranza e la vigliaccheria di chi compie simili gesti, così è da classificare l’opera del vandalo che ha insozzato l’ultima dimora del papà del sindaco Papasso.

E’ chiaro che si è voluto colpire la figura del sindaco, non ci sono possibilità di fraintendimenti . A questo, a Cassano, non si era ancora giunti, almeno per quanto ci è dato sapere; i segnali, però, erano e sono ancora nell’aria. Se pensiamo agli incendi dolosi avvenuti negli ultimi tempi c’è veramente da non stare allegri. Aziende agricole, strutture turistiche, auto di preti, di imprenditori, di impiegati comunali di alto e basso livello prese di mira senza riguardo alcuno, c’è veramente da chiedersi: “ma dove viviamo?”

Una diagnosi del fenomeno non è facile, certo che la situazione è al limite della sopportazione e non ci riferiamo solo all’atto in se stesso, ma ai motivi che l’hanno potuto provocare. Qui non si tratta di odio “collettivo”, se così fosse ci sarebbero sommosse popolari, a nostro parere, si tratta di rivalsa “personale” per qualcosa che non si è ottenuto o per azioni, anche politiche, che hanno favorito, magari involontariamente, qualcuno e leso l’interesse precipuo di qualcun altro. Chi espleta indagini per fatti di questo tipo lo sa benissimo, sa che deve indagare prima di tutto nella sfera degli interessi di chi viene colpito, interessi che possono essere di varia natura: economica, sentimentale, familiare o politica ed ideologica. Talvolta le cause sono concatenate: mal concepito senso dell’onore e della famiglia, interessi familiari legati a fattori economici, scontro di interessi economici dipendenti da azioni politiche, mire della delinquenza organizzata e non, e, in fondo alla lista, metteremmo i motivi sentimentali o ideologici.

Se si riesce a ragionare su quanto accaduto in modo freddo, senza lasciarsi trascinare dal disgusto, per esclusione si potrebbe arrivare a individuare il motivo che può aver spinto colui o coloro che si sono macchiati di una simile nefandezza.

Certo è che, qualunque sia stata la motivazione, dobbiamo fare quadrato contro simili attentati alla libertà e alla civile convivenza, lo scontro politico, ma anche quello dialettico e interpersonale, devono necessariamente essere regolati dal buon senso, scongiurare gli atteggiamenti plateali, evitare di trascendere o di impuntarsi su prese di posizione rigide e senza sbocco: dietro l’angolo ci può essere qualcuno che vuoi per frustrazione, per disperazione, per incapacità di dialogare o per semplice cattiveria, non troverà di meglio che arrecare danni al singolo e alla collettività.

Ci sovviene che nella prima lettura durante la SS.Messa di oggi abbiamo ascoltato un passo tratto dal Levitico che così recita: "Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo. Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui. Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore". Anche nel vangelo di Matteo troviamo qualcosa di simile: <<Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va' e ammoniscilo fra te e lui solo>> .

parla col fratello.jpgQuanto mai indicati questi brani delle SS. Scritture per quel che è avvenuto nella nostra città, il suggerimento è chiaro: “… rimprovera apertamente il tuo prossimo …. Non ti vendicherai e non serberai rancore …” - traducendo in termini meno metaforici; “se pensi che qualcuno ti abbia fatto un torto, parlagli semplicemente senza rancore e senza cercare vendetta “ – Un insegnamento difficile da seguire, lo sappiamo, ma è l’unica via da percorrere per poter appianare qualsiasi controversia. Non intendiamo sostituirci alla Chiesa, ma questi  principi non sono solo per i fedeli cristiani, ma sono basilari per il vivere civile, insomma: parlar franco e dire sempre la verità o tentare almeno di farlo. Lo stesso principio vale anche, però,  per chi tenta di strumentalizzare questi atti di per se stessi ignobili con lo scopo di creare e fomentare ulteriori odii, incomprensioni o, peggio ancora, ritorsioni.

Nella speranza che la nostra comunità trovi finalmente la via giusta per una convivenza sana, pacifica e rispettosa delle leggi, indirizziamo alla famiglia Papasso tutta la nostra partecipazione e comprensione, in questo frangente è anche la nostra famiglia.

Per la redazione

A.M.Cavallaro

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