Molti credono che Napoli sia unicamente la capitale della monnezza e della malavita ed ignorano che per secoli è stata la capitale delle arti sanitarie con ospedali celebri in tutta Europa dove affluivano malati e studiosi dall'estero.
Strutture come gli Incurabili o i Pellegrini, costruite nel Cinquecento ed ancora funzionanti sono un vanto per la città, ma pochi lo sanno.
Napoli aspettava da decenni uno studioso che volesse, compulsando gli archivi, scrivere la storia gloriosa degli ospedali napoletani e finalmente lo ha trovato nel sottoscritto che ha redatto un libro di 200 pagine illustrato da oltre 300 foto.
Una ventina di capitoli che, partendo dalla celebre Scuola medica salernitana, arrivasse agli ospedali costruiti negli ultimi decenni. Strutture in cui spesso la scienza si coniuga non solo con la carità, ma anche e spesso con l'arte.
Gli ultimi 4 capitoli trattano argomenti atipici, partendo da un raffronto tra sanità pubblica e privata in un quartiere chic come Posillipo, segue poi una descrizione dell'Istituto Colosimo dove, purtroppo in attesa di una terapia si ospitano i malati affetti dalla più terebrante delle affezioni: la cecità, vi è poi una capitolo autobiografico in cui accenno alla mia invenzione di un apparecchio per la cura della frigidità ed infine si parla dell'ospedale delle bambole, unico al mondo, dove si cura un morbo crudele ed inesorabile che produce dei rigonfiamenti tali da mutare l’espressione dei volti che diventavano tristi. Grazie a questa originale terapia le bambole guariscono come d’incanto e torna loro il sorriso. Se far gioire un essere umano è impresa difficile, far ridere un oggetto inanimato non è forse un miracolo?
Achille della Ragione
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La prima e la seconda di Copertina con l'Indice
La terza e la quarta di copertina