«Insabbiamento del Canale degli Stombi: ci sono una serie di novità ma bisogna fare presto per evitare problemi all’ecosistema marino a causa della stagnazione dell’acqua».
Ho sentito in questi giorni la Commissione straordinaria del comune di Cassano All’Ionio con la quale ho contatti frequenti, in particolare, per discutere della situazione dell’insabbiamento del Canale degli Stombi. In queste ore è stata pubblicata la determina sul sito del Comune di Cassano con la quale viene affidata la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi di mantenimento dell’efficienza idraulica della foce del Canale degli Stombi. È partita anche la procedura di gara per l’acquisto degli elementi mancanti al completamento della benna dragante. Nel frattempo gli uffici preposti hanno perfezionata la campagna di indagine sulle sabbie emerse e sommerse, in corrispondenza della Foce del Crati, al fine di ottenere la relativa autorizzazione regionale per il ripascimento in loco. Per come sembra pare che la sabbia dei cumuli possa essere utilizzata per fermare l’erosione costiera e consolidare uno dei moli seriamente provati dalle correnti. Per questo motivo è stato avviato e quasi completato l’iter autorizzativo regionale.
Ma non tutto procede per il meglio e, quindi, bisogna fare in fretta. Purtroppo, infatti, stanno iniziando a vedersi i primi effetti della chiusura ad oltranza delle porte vinciane e del poco travaso d’acqua tra il Mare Jonio e le darsene del complesso sibarita. Il ricambio sarebbe fondamentale perché la fauna del complesso nautico è essenzialmente marina e i liquidi non possono ristagnare per troppo tempo. A causa di questa situazione sono aumentati i processi di eutrofizzazione delle acque delle darsene. La scarsa ossigenazione ha portato, in particolare, allo sviluppo anomalo di alghe e alla moria di pesci e bivalvi. Il micro ecosistema dei Laghi comincia a subire delle ripercussioni importanti. La situazione non è pericolosa né drammatica ma non bisogna mai essere sordi e ciechi ai segnali lanciati dall’ambiente. Bisogna agire ancora più in fretta affinché si risolva il problema e si evitino danni maggiori.
Rosa Silvana Abate (M5S Senato)